Tfr, stabilito il coefficiente di maggio
Valore 1,578079
Amaggio il coefficiente per rivalutare le quote di Trattamento di fine rapporto ( Tfr) accantonate al 31 dicembre 2020 è 1,578079. L’articolo 2120 del Codice civile stabilisce che, alla fine di ogni anno, la quota di Tfr accantonata va rivalutata. Per determinare il coefficiente di rivalutazione del Tfr, o delle anticipazioni, si parte dall’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati “senza tabacchi lavorati” diffuso ogni mese dall’Istat. In particolare, si calcola la differenza tra il mese di dicembre dell’anno precedente e il mese della rivalutazione. Poi si calcola il 75% della differenza a cui si aggiunge, mensilmente, un tasso fisso di 0,125 ( che su base annua è di 1,500). La somma tra il 75% e il tasso fisso è il coefficiente di rivalutazione.
L’indice Istat per maggio è 103,6 ( in lieve decremento rispetto ad aprile). A partire dai dati di gennaio 2016 la base di riferimento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati è il 2015 ( la base precedente era 2010 = 100). La differenza in percentuale rispetto a dicembre 2020, su cui si calcola il 75%, è 1,270772. Pertanto il 75% è 0,953079. A maggio il tasso fisso è 0,625. Sommando quindi il 75% ( 0,953079) più il tasso fisso ( 0,625) si ottiene il coefficiente di rivalutazione: 1,578079.
In caso di corresponsione di una anticipazione del Tfr, il tasso di rivalutazione si applica sull’intero importo accantonato fino al periodo di paga in cui l’erogazione viene effettuata.