Grieco: « Serve una riforma fiscale orientata alla crescita »
Il nuovo presidente di Assonime: « Sono fondamentali la digitalizzazione e una riforma fiscale organica perché il fisco sia orientato alla crescita »
« La ricapitalizzazione delle imprese per avere una crescita più vigorosa e sostenere l'effetto leva rispetto ai fondi del Pnrr è uno dei temi strutturali che il paese deve affrontare ora. Il decreto semplificazioni va nella giusta direzione, ma la digitalizzazione è fondamentale per far funzionare i controlli, sia ex ante che ex post » . Patrizia Grieco, nominata ieri nuovo presidente di Assonime, l’associazione delle spa, declina quali sono secondo l'associazione le priorità del paese. « Serve una riforma fiscale organica perché il fisco sia orientato alla crescita – chiosa -. Le proposte spot, come quella sulla tassa di successione, dovrebbero essere inquadrate in un contesto di revisione complessiva » .
L'assemblea di Assonime l'ha appena nominata presidente. Quale saranno le priorità del suo mandato?
L’obiettivo è la continuità nella competenza e nella eccellenza che l'associazione fornisce alle imprese associate, ma anche nel dialogo con le istituzioni italiane e quelle europee. In un momento così complicato, ma anche pieno di opportunità, si intensificherà il dialogo con le istituzioni italiane per il Pnrr ed europee per il piano Next generation Eu.
Attuare il Pnrr per l'Italia significa varare riforme come quella della Pa, che sarà una controparte importante per avviare le gare per gli investimenti. Per colmare il gap di competenze sono sufficienti le nuove assunzioni? Il decreto semplificazioni riesce ad essere incisivo?
Credo che il processo di semplificazione delle procedure della Pa sia lungo e non si possa risolvere con il decreto semplificazioni che tuttavia introduce misure molto importanti, sul rispetto dei tempi e sui modi per superare il dissenso. È necessario dare maggiore discrezionalità agli amministratori pubblici perché possano effettivamente svolgere il loro lavoro. La digitalizzazione è fondamentale: soltanto con essa si può riuscire a mantenere alto o a migliorare il sistema dei controlli sia in fase preventiva che in fase successiva. Credo che siamo sulla strada giusta, il decreto semplificazioni comincia a introdurre correttivi importanti. Anche le assunzioni dei giovani probabilmente non bastano, ma penso che sia un passo fondamentale e di grande rilevanza segnaletica rispetto ai giovani, all'arricchimento di competenze che la pubblica amministrazione deve avere e a un blocco del turnover che abbiamo avuto per molti anni.
Assonime sta consolidando il ruolo di advisor per le istituzioni. Il Pnrr punta sulla partnership pubblico privata per mettere in moto investimenti e per fare perno sull'effetto leva. Ma farla decollare non è facile.
Assonime sta dando un contributo e in realtà lo aveva dato anche nei mesi scorsi - e credo in parte sia stato recepito - sui temi della governance del Pnrr: in particolare sulla necessità di ridare centralità alla pubblica amministrazione, sia a livello nazionale che locale pur rafforzandone, come si sta facendo ora, le competenze. Un contributo per cercare di stimolare l'effetto leva, che è importantissimo perché vuol dire moltiplicare le risorse del Pnrr, lo abbiamo dato con la proposta per il fondo per la ricapitalizzazione delle Pmi ( un veicolo che sottoscriva strumenti partecipativi nel capitale di imprese e le cui quote siano sottoscritte da investitori istituzionali, ndr) modello adottato in Francia, studiato dall'Ocse e da altri paesi europei e che consentirebbe di ricapitalizzare le Pmi con l'intermediazione delle banche e una parziale garanzia pubblica. La ricapitalizzazione del nostro sistema industriale per avere una crescita ancora più vigorosa costituisce uno dei temi strutturali che questo paese deve affrontare. Abbiamo un sistema industriale molto forte, ma al tempo stesso molto frammentato che avrebbe bisogno di risorse nuove per la crescita. Penso che sulle nostre proposte il dialogo con le istituzioni sarà avviato a breve.
L'associazione ha presentato lo scorso anno una proposta di riforma fiscale per ridurre le tasse sul lavoro e sulle imprese e aumentarla su patrimoni e consumi. Cosa vi aspettate? Cosa pensa della proposta del segretario PD Letta sulla tassa di successione?
Piuttosto che iniziative isolate, penso che questo sia il momento in cui qualunque tipo di proposta vada inquadrata in una riforma complessiva del fisco affinchè sia più orientato alla crescita rispetto a quello attuale. Del resto, una riforma organica è uno gli impegni che abbiamo preso nei confronti dell'Europa. Le proposte isolate credo che vadano inserite in un contesto di riforma complessiva.
Passiamo al mercato del lavoro: il governo media per un punto di equilibrio su sblocco dei licenziamenti, Cig. Sullo sfondo restano però temi strutturali, come l'esclusione dei giovani, delle donne. Il paese ce la farà a ripartire senza lasciare indietro molti?
È un tema complesso nel quale si mescolano problemi congiunturali, emersi durante la pandemia. Mi auguro che il governo e le parti sociali trovino una soluzione per i problemi congiunturali. Ma bisognerà risolvere anche i problemi strutturali del mercato del lavoro, peraltro fondamentali ai fini dell'inclusione e della transizione giusta, auspicata dalla Ue e che rappresentano la sfida che abbiamo davanti. Il mercato del lavoro dovrà accompagnare le persone in questa fase di transizione, anche attraverso percorsi formativi. A questo scopo servono politiche attive del lavoro: un aspetto fondamentale perché altrimenti si continuerà a fare una grande fatica a incrociare la domanda e l'offerta sul mercato del lavoro, come emerge in questi giorni sulla stampa. Quando parlo di accompagnare le persone intendo anche percorsi di formazione che le avvicinino alle esigenze del mercato del lavoro del futuro. Queste non sono le uniche sfide: abbiamo un problema di bassi salari legati a una bassa produttività. Da anni parliamo di contrattazione nazionale e contrattazione di secondo livello, di incrementi salariali maggiormente legati alla produttività e credo che in una visione complessiva di un nuovo mercato del lavoro questi siano tutti aspetti che dovranno essere ripresi. È necessario ridare slancio agli istituti tecnici che potrebbero formare molte persone richieste dal mercato del lavoro visto che hanno un tasso di successo rispetto all'occupazione dei ragazzi vicino al 90 per cento. I giovani e le donne hanno subito un impatto estremamente negativo dalla crisi pandemica: evidentemente perché i lavori svolti avevano un contenuto di formazione più basso ed erano lavori precari. Loro devono essere recuperati come parte attiva del mercato del lavoro.
Lei è stata presidente del comitato Corporate governance di cui Assonime è un grande contributore. A che punto è l'attuazione del nuovo codice?
Stiamo seguendo le iniziative delle società attraverso lo strumento più flessibile del Q& A. Prioritario è il concetto di successo sostenibile, in cui la sostenibilità deve tenere in considerazione tutti gli interessi di medio e lungo temine degli stakeholders. Stiamo cercando di dare impulso alle imprese affinchè si avvicinino al mercato dei capitali, introducendo regole di proporzionalità per facilitare l'accesso anche alle imprese più piccole. L'auspicio è che la Ue completi la Capital Market Union per dare regole uniformi a tutte le società europee e creare un mercato europeo dei capitali che sia più forte dei singoli mercati nazionali.
‘ LA PA
Va ridata centralità alla pubblica amministrazione rafforzandone le competenze
‘ IL NODO
Abbiamo un sistema industriale forte ma frammentato: servono risorse nuove per la crescita