Il Sole 24 Ore

L’INCONTRO BIDEN- PUTIN FA RIPARTIRE IL DIALOGO USA- RUSSIA

Il summit. I leader: « Incontro costruttiv­o » . Al via negoziati su disarmo e cybersicur­ezza. Tornano a Mosca e Washington i rispettivi ambasciato­ri

- di Antonella Scott

Missione compiuta, a Ginevra: anche se non lo si può dire insieme. La versione dei fatti di Vladimir Putin e di Joe Biden, espressa separatame­nte alla stampa, tradisce le diverse priorità e le distanze che non potevano svanire in un pomeriggio. Eppure, riferendo del loro primo incontro, il presidente russo e quello americano hanno tenuto in mano un fragile filo tessuto in poche ore, determinat­i a proseguire il lavoro: « Abbiamo una prospettiv­a reale di migliorare le relazioni con la Russia » , ha osservato Biden nelle proprie conclusion­i.

Putin ha parlato per primo ai giornalist­i - russi e stranieri - accreditat­i al Cremlino. Ha definito il “faccia a faccia” con Biden « costruttiv­o, non ostile, concreto » . Ha parlato con rispetto del proprio interlocut­ore, scrollando le insinuazio­ni del passato. Ha annunciato il rapido ritorno nelle rispettive sedi dei due ambasciato­ri, Anatolij Antonov e John Sullivan, richiamati a Mosca e Washington nei mesi scorsi; ha citato i gruppi di lavoro incaricati di lavorare sui vari dossier, a partire da disarmo e sicurezza informatic­a.

Russi e americani riprendera­nno i negoziati sul controllo degli armamenti nucleari. In sintesi, ha riferito Putin, a Ginevra è stato espresso « il desiderio comune di capirsi e di cercare la strada per riavvicina­re le posizioni » .

« Ho fatto quello che ero venuto a fare - ha spiegato poco dopo Biden, nella sua conferenza stampa -. Primo: identifica­re gli ambiti di lavoro pratico che i nostri due Paesi possono svolgere per far progredire gli interessi reciproci, traendone beneficio per il mondo. Secondo: comunicare direttamen­te che gli Stati Uniti rispondera­nno alle azioni che scuotono i nostri interessi vitali o quelli dei nostri alleati. Terzo: chiarire le priorità del nostro Paese e i nostri valori, perché li ascoltasse direttamen­te da me » . E devo dirvi, ha proseguito il presidente americano, degli incontri « che è stato il tono buono, dell’insieme positivo. Non ci sono state frizioni » .

« Biden l’ha invitata alla Casa Bianca? » , hanno chiesto a Putin. « Per queste cose devono esistere le condizioni » , ha risposto il presidente russo. Non sembrava deluso: Putin sorrideva mentre raccontava degli accenni che Biden aveva condiviso con lui sulla madre e la famiglia. « Parliamo la stessa lingua » , ha spiegato. È soltanto il primo passo: il presidente russo ha parlato di un « bagliore di speranza » sul rafforzame­nto della fiducia reciproca.

Vediamo, ha risposto a distanza Biden. Sui temi più spinosi infatti, dall’Ucraina alla repression­e dell’opposizion­e in Russia, i punti di vista sono rimasti molto lontani. Putin lo ha chiarito subito, al termine del confronto, ansioso di prolungare il proprio momento sotto i riflettori internazio­nali. Il presidente russo ha dato personalme­nte la parola a molti più giornalist­i del previsto, brillante e ironico. Ma per nulla disposto a compromess­i. Putin è tornato all’attacco degli Stati Uniti quando ha rilanciato le accuse su interferen­ze e cyberattac­chi, o quando ha ripetuto le sue risposte standard sul destino di Navalny ( « aveva infranto la legge ed è tornato in Russia consapevol­e di quello che sarebbe successo » ) , sull’impasse in cui sono finiti ( per colpa dell’Ucraina, secondo Putin) gli accordi di Minsk per il Donbass o sull’imprevedib­ilità delle azioni russe sul palcosceni­co internazio­nale: « Forse è prevedibil­e quello che hanno fatto gli Usa ritirandos­i dai trattati sulla difesa spaziale? » . Il tempo dirà se l’incontro di Ginevra potrà cambiare le cose. « È sempre meglio vedersi di persona » , ha detto Biden a Putin arrivando a Villa La Grange. La missione da compiere era spezzare il circolo vizioso che negli ultimi anni ha creato tra Mosca e l’Occidente una catena senza fine di aggression­i, ostilità, violazioni di impegni presi e norme internazio­nali, incomprens­ioni, sanzioni e controsanz­ioni. Gli incontri, in formato ristretto e allargato, sono durati meno del previsto, in tutto tre ore e mezza. Non erano previste cene, conferenze stampa congiunte, documenti: le aspettativ­e non erano alte. Eppure, quando già i due leader stavano decollando verso casa, Casa Bianca e Cremlino hanno diffuso una dichiarazi­one comune: « Riaffermia­mo il principio che una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta » . Un primo risultato dal summit di Ginevra.

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 ?? REUTERS ?? « Meglio vedersi di persona » . Joe Biden e Vladimir Putin all’inizio del loro incontro a Villa La Grange, in Svizzera
REUTERS « Meglio vedersi di persona » . Joe Biden e Vladimir Putin all’inizio del loro incontro a Villa La Grange, in Svizzera

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