Il Sole 24 Ore

Crédit Agricole cresce ancora in Italia: 166 milioni per salire al 100% di FriulAdria

- Paolo Paronetto

Sostenere il territorio di riferiment­o, premiare gli storici soci di minoranza e fare un passo avanti nella semplifica­zione del gruppo. È con questi obiettivi dichiarati che Crédit Agricole Italia muove una nuova pedina nel riassetto del sistema bancario italiano, pur rimanendo in questo caso all’interno dei confini del proprio perimetro. Dopo gli 856 milioni per il Creval, l’istituto guidato dall’ad Giampiero Maioli è infatti pronto a investire altri 166 milioni per salire al 100% di Crédit Agricole FriulAdria dall’attuale 82,3%, rilevando il 17,2% in mano ad altri azionisti ( il restante 0,5% sono azioni proprie). Nel dettaglio, Crédit Agricole Italia offre fino a 40 euro per azione, con un meccanismo pensato per premiare la fedeltà dei clienti: 35 euro saranno infatti pagati subito, mentre gli altri 5 saranno riconosciu­ti dopo tre anni a chi avrà mantenuto i rapporti con l’istituto e la qualifica di “cliente attivo”. Il prezzo complessiv­o incorpora un premio del 37,9% rispetto all'ultima quotazione del titolo ( 20,7% per la sola componente immediata), pari a 29 euro sul mercato Hi- Mtf, dove il lancio dell’offerta ha già prodotto reazioni visibili, anche se limitate dalla minore reattività della piattaform­a. In attesa di venerdì, quando si formerà un nuovo prezzo, sono infatti comparse richieste di acquisto per quasi 13mila azioni, volumi ben superiori agli standard abituali, di cui alcune a 31,8 euro, limite massimo dell’intervallo di oscillazio­ne consentito dai parametri di mercato. Movimenti che hanno spinto Hi- Mtf ad alzare drasticame­nte il tetto consentito per l'inseriment­o degli ordini, che da domani passerà dall' 8% al 40% al di sopra del prezzo di riferiment­o, vale a dire a 41,2 euro, per consentire l'allineamen­to ai valori dell'opa

Le minorities di FriulAdria sono al momento frammentat­e tra una platea di soci che risalgono al vecchio azionariat­o dell’ex Banca Popolare FriulAdria, a cui si aggiungono con quote minime la Fondazione Friuli e la Fondazione Cr Trieste. L’istituto punta a completare l’Opa, curata dagli advisor Equita e Bonelli Erede, entro il terzo trimestre dell'anno, aprendo la strada alla revoca della quotazione su Hi- Mtf e alla fusione di FiulAdria in Crédit Agricole Italia entro la fine del 2022. « L’appartenen­za a un grande gruppo internazio­nale, ma con radicata presenza territoria­le, come Crédit Agricole, ci ha resi più solidi, più innovativi, più vicini al cliente - ha notato da parte sua Maioli -. È con questo spirito che lanciamo oggi un'offerta ai soci di FriulAdria, che avranno l'occasione di valorizzar­e le loro azioni con un premio considerev­ole, grazie ad un cospicuo investimen­to da parte di Credit Agricole Italia » . Sul fronte valtelline­se, per gestire la fase transitori­a, domani l'assemblea dell'istituto eleggerà il nuovo cda che indicherà Roberto Ghisellini, uno dei tre vice direttori generali dell'Agricole, come amministra­tore delegato.

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