Crédit Agricole cresce ancora in Italia: 166 milioni per salire al 100% di FriulAdria
Sostenere il territorio di riferimento, premiare gli storici soci di minoranza e fare un passo avanti nella semplificazione del gruppo. È con questi obiettivi dichiarati che Crédit Agricole Italia muove una nuova pedina nel riassetto del sistema bancario italiano, pur rimanendo in questo caso all’interno dei confini del proprio perimetro. Dopo gli 856 milioni per il Creval, l’istituto guidato dall’ad Giampiero Maioli è infatti pronto a investire altri 166 milioni per salire al 100% di Crédit Agricole FriulAdria dall’attuale 82,3%, rilevando il 17,2% in mano ad altri azionisti ( il restante 0,5% sono azioni proprie). Nel dettaglio, Crédit Agricole Italia offre fino a 40 euro per azione, con un meccanismo pensato per premiare la fedeltà dei clienti: 35 euro saranno infatti pagati subito, mentre gli altri 5 saranno riconosciuti dopo tre anni a chi avrà mantenuto i rapporti con l’istituto e la qualifica di “cliente attivo”. Il prezzo complessivo incorpora un premio del 37,9% rispetto all'ultima quotazione del titolo ( 20,7% per la sola componente immediata), pari a 29 euro sul mercato Hi- Mtf, dove il lancio dell’offerta ha già prodotto reazioni visibili, anche se limitate dalla minore reattività della piattaforma. In attesa di venerdì, quando si formerà un nuovo prezzo, sono infatti comparse richieste di acquisto per quasi 13mila azioni, volumi ben superiori agli standard abituali, di cui alcune a 31,8 euro, limite massimo dell’intervallo di oscillazione consentito dai parametri di mercato. Movimenti che hanno spinto Hi- Mtf ad alzare drasticamente il tetto consentito per l'inserimento degli ordini, che da domani passerà dall' 8% al 40% al di sopra del prezzo di riferimento, vale a dire a 41,2 euro, per consentire l'allineamento ai valori dell'opa
Le minorities di FriulAdria sono al momento frammentate tra una platea di soci che risalgono al vecchio azionariato dell’ex Banca Popolare FriulAdria, a cui si aggiungono con quote minime la Fondazione Friuli e la Fondazione Cr Trieste. L’istituto punta a completare l’Opa, curata dagli advisor Equita e Bonelli Erede, entro il terzo trimestre dell'anno, aprendo la strada alla revoca della quotazione su Hi- Mtf e alla fusione di FiulAdria in Crédit Agricole Italia entro la fine del 2022. « L’appartenenza a un grande gruppo internazionale, ma con radicata presenza territoriale, come Crédit Agricole, ci ha resi più solidi, più innovativi, più vicini al cliente - ha notato da parte sua Maioli -. È con questo spirito che lanciamo oggi un'offerta ai soci di FriulAdria, che avranno l'occasione di valorizzare le loro azioni con un premio considerevole, grazie ad un cospicuo investimento da parte di Credit Agricole Italia » . Sul fronte valtellinese, per gestire la fase transitoria, domani l'assemblea dell'istituto eleggerà il nuovo cda che indicherà Roberto Ghisellini, uno dei tre vice direttori generali dell'Agricole, come amministratore delegato.