Il Fiscal Board: « Urgente la revisione del Patto »
L’obiettivo è rendere credibile il risanamento dei debiti pubblici
Il Comitato consultivo europeo per le finanze pubbliche, meglio conosciuto con l'espressione inglese Fiscal Board, ha pubblicato ieri un rapporto in cui scrive di ritenere « urgente » mettere mano al Patto di Stabilità prima che venga a scadere nel 2023 la clausola di sospensione delle regole di bilancio entrata in vigore l'anno scorso in piena pandemia virale. L'obiettivo della riforma dovrebbe essere di rendere credibile il risanamento dei debiti pubblici.
« Le regole di bilancio dovrebbero essere riviste il più velocemente possibile, idealmente prima di disattivare la clausola d'emergenza – si legge nel rapporto –. Uno stallo politico che lasciasse il quadro in un limbo alimenterebbe i dubbi sull'impegno dei governi nell'assicurare la sostenibilità del debito (…) e minerebbe anche la credibilità dell'attuale quadro di bilancio » . Il Fiscal Board è un organismo indipendente, nominato dalla Commissione europea.
Secondo lo stesso organismo, le incertezze non mancano in questa fase economica. Vi sono però due certezze: « La prima è che la credibilità degli impegni politici a più lungo termine ( per la stabilità dei prezzi e la sostenibilità del debito) rimane più importante che mai per ricostruire il margine di spesa nel bilancio, e usarlo nuovamente se necessario. La seconda certezza è che per ottenere questa credibilità è essenziale avere una chiara definizione dei ruoli e dei mandati » .
Uno dei membri del Fiscal Board, l'olandese Roel Beetsma, ha sostenuto che l'Unione dovrebbe dotarsi di un obiettivo di debito di lungo periodo, differenziando il risanamento da paese a paese. A livello annuale si tratterebbe invece di monitorare l'andamento della spesa pubblica. Al tempo stesso, dovrebbe essere ideata una clausola d'emergenza da applicare a livello nazionale, in sostituzione delle tante clausole di flessibilità adottate in questi anni.
In questa fase, il Fiscal Board ritiene che la politica di bilancio prevista per il 2022 sia appropriata; non vede però necessità di nuovi impulsi di spesa, salvo sorprese. Nelle scorse settimane, la Commissione europea ha preannunciato di voler aprire la discussione sul Patto in autunno ( si veda Il Sole 24 Ore del 3 giugno). Il dibattito non sarà facile tanto l'argomento è delicato in molti paesi; difficilmente entrerà nel merito se non dopo le elezioni tedesche di settembre.