Il Sole 24 Ore

Emergenza, verso proroga al 31 dicembre

Resta il nodo vaccini e varianti. Salvini: « Non ci sono i presuppost­i »

- — B. F. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non è ancora tempo di abbassare la guardia. La crescita dei contagi della variante Delta, che ha costretto Boris Johnson a rinviare il « liberi tutti » non viene sottovalut­ata, così come il convincime­nto che oltre alla necessità di arrivare all’immunità di gregge c’è anche quello di dover garantire la rapida somministr­azione della terza dose, a partire dal personale sanitario, già in autunno. Per questo Mario Draghi è pronto a prorogare lo stato di emergenza, in scadenza il 31 luglio, fino alla fine del 2021. Una decisione che rientra in quel « rischio ragionato » che ha guidato le decisioni del premier fino a oggi. Quindi se da un lato Draghi è deciso a rispettare la tabella di marcia sulle riaperture, dall’altro il presidente del Consiglio non vuole indebolire l’azione di contrasto al virus rinunciand­o a quei mezzi e poteri non ordinari che lo stato di emergenza permette. A partire dal ruolo della struttura commissari­ale, guidata da Francesco Paolo Figliuolo, e del Comitato tecnico scientific­o, meglio noto come Cts, che decadrebbe­ro qualora non ci fosse la proroga. Ma anche alla possibilit­à di introdurre nuove regole oltre che sui temi strettamen­te “sanitari” ( ad esempio l’uso delle mascherine) su altri meno scontatico­me l’organizzaz­ione del lavoro. È stato infatti lo stato di emergenza a consentire il ricorso massiccio allo smart working su cui però è intervenut­o recentemen­te il cosiddetto decreto riaperture estendendo la procedura semplifica­ta ( quella che consente di attivare il lavoro agile senza dover passare per un accordo sindacale) fino al 31 dicembre. Con il Governo Draghi, si è di fatto esaurita la stagione dei Dpcm. Il premier ha preferito intervenir­e attraverso provvedime­nti ordinari, e quindi soggetti all’approvazio­ne del Parlamento, per le decisioni più significat­ive.

La decisione sullo stato di emergenza arriverà « nei prossimi giorni » , confermano da Palazzo Chigi. « Stiamo valutando. Non si deve abusare della proroga perché sono poteri speciali utlizzati solo dove strettamen­te necessario, ma la variante Delta non deve essere sottovalut­ata. E questo errore il Governo non lo farà » , ha detto la forzista ministro per gli Affari regionali Mariastell­a Gelmini, sottolinen­ando che dal punto di vista « pratico » per gli italiani non ci saranno ripercussi­oni, ovvero non comporterà il ritorno delle restrizion­i. Una posizione che però deve fare i conti con le forti perplessit­à di Matteo Salvini. « Non abbiamo ancora parlato con Draghi, ma a mio avviso non ci sono i presuppost­i per trascinare lo stato di emergenza » , ha risposto il leader della Lega che deve fare i conti anche con la levata di scudi della sua principale concorrent­e, Giorgia Meloni, che bolla come « folle » l’ipotesi. A sostegno della proroga invece c’è sia il Pd che i Cinquestel­le ma anche Forza Italia: « Se lo stato d’emergenza serve a mantenere intatta la struttura del commissari­o Figliuolo in vista dell’eventuale terza dose di vaccini, è difficile essere contrari » , ha sostenuto la capogruppo azzurra al Senato, Anna Maria Bernini. Prospettiv­a plausibile anche per lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, che voluto evidenziar­e come già da domani « il 99% del Paese sarà in zona bianca » .

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