Dirigente Pd sospeso per le critiche a Bettini
Sospeso dal Pd per un periodo di 30 giorni per avere criticato su Facebook il dirigente Goffredo Bettini, capo di fatto del partito romano. È accaduto al segretario del municipio Balduina- Montemario della Capitale Enrico Sabri, reo appunto di aver preso di mira Bettini per l’ennesima intervista in cui giudicava « indispensabile » una alleanza tra Pd e M5s nella grandi città. Ecco la frase di Sabri incriminata: « Penso che sia una delle pochissime volte che utilizzo il mio incarico qui su Facebook - postava il 4 maggio -. Ma te lo devo proprio dire da segretario municipale del Pd di Roma, arrogandomi il diritto di parlare anche a nome dei poveri compagni delle altre città: ” Hai rotto il c....” » . Espressione indubbiamente forte, ma tutto Sabri si aspettava tranne che il provvedimento disciplinare della commissione di garanzia del Pd di Roma. Da Largo del Nazareno, per voce del responsabile organizzativo Stefano Vaccari, prendono le distanze: « Un provvedimento inopportuno. È giusto aspettarsi toni moderati nel dibattito, ma non ci può essere spazio per una censura travestita » . Concetto ribadito dal segretario Enrico Letta nelle conversazioni con i suoi: « Nel Pd non deve avere forma di cittadinanza nessuna censura. L’episodio è comunque grave perchè in una comunità certi toni sono irricevibili » . Una botta al cerchio e una alla botte. Ne approfitta un esterno come Carlo Caldenda, candidato a sindaco di Roma che si è rifiutato di correre alle primarie: « Come ho spesso ripetuto Bettini controlla ancora il Pd romano. Un provvedimento degno di Ceausescu » .