Olimpiadi di Tokyo, tetto agli spettatori e costi sempre più alti
I Giochi di Tokyo rischiano di diventare sempre più costosi per il Governo e non solo in senso figurato. La spesa per organizzare la manifestazione è lievitata nel corso degli anni. Il tetto agli spettatori ammessi ad assistere agli eventi peggiorerà ulteriormente il bilancio dell’operazione.
L’Esecutivo non ha ancora fissato il limite, anche se i tempi sembrano ormai maturi. Il ministro incaricato della gestione dell’emergenza sanitaria, Yasutoshi Nishimura, ieri ha annunciato che gli stadi potrebbero ospitare fino al 50% dei posti disponibili, entro un tetto massimo di diecimila persone. Le attuali linee guida permettono l’ingresso agli eventi sportivi fino alla metà della capacità degli impianti. Con queste regole, 34mila spettatori potrebbero assistere alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi del 23 luglio, nello Stadio Olimpico di Tokyo, che ha 68mila posti. Se quanto anticipato sarà confermato, saranno invece solo diecimila le persone ammesse. Tutte residenti in Giappone, visto che l’accesso agli stranieri è già stato escluso.
I costi della manifestazione erano stati stimati a 7,5 miliardi nel 2013, quando Tokyo si è aggiudicata l’edizione 2020. Secondo dati ufficiali, sono saliti a 15,4 miliardi. Il rinvio di un anno è costato da solo 2,8 miliardi. Diversi audit stimano tuttavia che i costi complessivi siano il doppio. Tutti soldi pubblici, tranne 6,7 miliardi di fondi privati. Neppure si potrà contare sugli incassi attesi dalla vendita dei biglietti, che avrebbe dovuto generare 800 milioni di dollari. Saranno in realtà molti meno.
Buona parte dell’opinione pubblica resta contraria ai Giochi, anche se nelle ultime settimane l’ostilità è scesa. Secondo un sondaggio effettuato all’inizio di giugno, il 50% del campione boccia la manifestazione, ma un nuovo sondaggio pubblicato lunedì dall’emittente nazionale Nhk rileva che per il
64% i Giochi si devono invece svolgere. Il 31% resta comunque convinto che debbano essere cancellati. A metà maggio, una rilevazione del quotidiano Asahi Shimbun registrava al 43% i favorevoli alla cancellazione e al 40% i sostenitori di un nuovo rinvio.
Sulle Olimpiadi si gioca anche il futuro politico del premier Yoshihide Suga, i cui consensi a fine maggio sono scesi fino al 40% ( sondaggio Nikkei - TV Tokyo). Martedì, l’Esecutivo è sopravvissuto a una mozione di sfiducia, presentata dalle opposizioni. Le elezioni sono in programma per ottobre, ma
Suga potrebbe scegliere di andare al voto anticipato subito dopo le Olimpiadi, a settembre.
Il Giappone ha registrato un numero di infezioni molto più basso rispetto ai Paesi occidentali, con poco più di 14mila decessi e meno di 780mila casi. La campagna di vaccinazione avanza però a rilento: meno del 6% della popolazione ha ricevuto entrambe le dosi di immunizzante.