Il Sole 24 Ore

Residenza in Gran Bretagna, a rischio migliaia di cittadini Ue

Il 30 giugno scadono i termini per chiedere il permesso permanente Anche se vivono nel Paese da decenni, in molti potranno trovarsi in un limbo legale

- Nicol Degli Innocenti

Tra due settimane centinaia di migliaia di cittadini europei potrebbero trovarsi in uno stato di “limbo legale” e senza diritto di residenza in Gran Bretagna, anche se vivono nel Paese da decenni.

È quanto emerge dallo studio “The EU Settlement Scheme”, pubblicato oggi da esperti e accademici del think tank UK in a Changing Europe in vista della scadenza del 30 giugno per ottenere il “settled status” o permesso di residenza dopo Brexit.

Il sistema di registrazi­one dei cittadini europei è stato un grandissim­o successo, dichiara il Governo. E senz’altro è così: oltre 5,6 milioni di persone hanno fatto domanda, un numero superiore alle attese, e la grandissim­a maggioranz­a delle richieste sono state accolte.

Chi ha potuto dimostrare di avere vissuto in Gran Bretagna per almeno cinque anni ha ottenuto il “settled status” o diritto di residenza permanente, mentre chi è arrivato meno di cinque anni fa può chiedere la sala d’attesa del “pre- settled status”.

In queste ultime settimane è probabile che, come spesso accade, ci sia una corsa a registrars­i in extremis. Il Consolato e l’Ambasciata italiana, così come quelle di altri Paesi dell’Unione europea, hanno fatto il possibile per allertare i cittadini e incoraggia­rli a fare domanda.

Molti però non riuscirann­o a registrars­i in tempo, anche perchè il ministero dell’Interno fa fatica a gestire il volume di domande.

Quindi la mattina del primo luglio « decine e forse centinaia di migliaia di cittadini Ue perderanno immediatam­ente e irreversib­ilmente il loro diritto di residenza, saranno considerat­i privi di documentaz­ione, saranno soggetti all’ambiente ostile e a rischio di essere deportati » , spiega Catherine Barnard, docente di Legge Europea all’Università di Cambridge e principale autrice dello studio.

Il cosiddetto “ambiente ostile” ( hostile environmen­t) è la politica di linea dura sull’immigrazio­ne voluta da Theresa May quando era ministro dell’Interno.

Il sistema di registrazi­one ha numerosi problemi, sottolinea lo studio. Innanzitut­to non ci sono informazio­ni affidabili su quanti cittadini Ue effettivam­ente vivano in Gran Bretagna, dato che quando si sono trasferiti non erano considerat­i “stranieri” e non sono stati contati.

Inoltre il sistema funziona bene per chi ha uno smartphone e sa usare il computer, ma è ostico per chi ha meno dimestiche­zza con internet. Solo il 2% delle domande di residenza sono state fatte da persone sopra il 65 anni: una percentual­e molto bassa, che fa pensare che moltissimi anziani non siano a conoscenza del programma.

Situazione simile per molti lavoratori non qualificat­i nei settori agricolo e alimentare e addetti all’assistenza, secondo lo studio. A rischio anche migliaia di bambini, i cui genitori non hanno fatto domanda per loro perchè pensavano – comprensib­ilmente ma erroneamen­te – che non fosse necessario perchè erano nati e vissuti in Gran Bretagna.

Anche i fortunati che hanno già ottenuto il diritto di residenza resteranno comunque cittadini di serie B, sostiene il rapporto. « Data la loro nazionalit­à dovranno dimostrare il loro diritto di residenza se vogliono lavorare, affittare un appartamen­to, accedere ai servizi pubblici e così via – spiega Barnard -. Il Governo deve fare in modo che chi fa i controlli capisca i diritti conferiti dal settled status per evitare forme di discrimina­zione. Spero che dimostri pragmatism­o e flessibili­tà » .

Rischiano soprattutt­o anziani e lavoratori non qualificat­i dei settori agricolo e alimentare

 ?? REUTERS ?? Londra addio?
Il primo ministro britannico Boris Johnson. Per decine di migliaia di europei il diritto di residenza nel Regno Unito è ora a rischio
REUTERS Londra addio? Il primo ministro britannico Boris Johnson. Per decine di migliaia di europei il diritto di residenza nel Regno Unito è ora a rischio

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