L’Humanitas accelera sui bigg data: « È il primo tra gli ospedali italiani »
La graduatoria nazionale della rivista Usa Newsweek premia il polo lombardo Nella classifica 13 Italiani: Bambin Gesù, San Camillo, San Raffaele e Gemelli
L’istituto clinico Humanitas di Milano è il primo ospedale italiano e il trentaquattresimo su 250 secondo la classifica di Newsweek, la World’s Best Smart Hospitals 2021.
Tra i fattori presi in considerazione ci sono l’utilizzo delle tecnologie più avanzate, l’uso di intelligenza artificiale, la chirurgia robotica, la telemedicina e la presenza di servizi digitali. L’Humanitas è un ospedale e centro di ricerca privato, accreditato con il sistema sanitario pubblico.
Oltre a Humanitas, troviamo ben posizionati nella classifica internazionale anche altri 13 ospedali italiani, tra cui Bambin Gesù, il San Camillo, il San Raffaele e il Gemelli.
Se da un lato la pandemia ha accelerato un percorso di digitalizzazione che durava da anni e che in Humanitas segue diverse traiettorie di sviluppo a supporto di pazienti e medici, dall’altro l’innovazione tecnologica era già un cardine dell’ospedale, situato alle porte di Milano. Il punto di forza è la presenza di un centro di intelligenza artificiale al suo interno, integrato con l’attività ospedaliera, che da una parte vede la presenza di dottori e dall’altra di ingegneri biomedici.
Fondamentale è l’analisi dei big data, e proprio in questo settore, insieme con la digitalizzazione, proseguiranno gli investimenti anche in futuro.
« Da sempre l’ospedale è impegnato a potenziare i percorsi di cura tenendo conto dell’evoluzione delle esigenze delle persone - commenta Victor Savevski, Chief Innovation Officer di Humanitas e Direttore dell’Artificial intelligence Center - Nel futuro continueremo a investire risorse ed energie traendo il meglio da ciò che tecnologia, intelligenza artificiale e digitalizzazione possono offrire per essere al fianco dei pazienti e far progredire la ricerca scientifica » .
Ecco più nel dettaglio gli aspetti che hanno permesso all’Humanitas di scalare la classifica italiana. L’ospedale ha istituito un centro di intelligenza artificiale che integra l’analisi dei dati e il machine learning con l’attività clinica e di ricerca, con l’obiettivo di avere cure personalizzate, incrementare la precisione degli interventi, facilitare la diagnosi e aiutare la struttura a gestire il flusso dei pazienti. Il risultato è anche un’organizzazione migliore.
Quest’attività permette anche la costruzione di “algoritmi intelligenti” capaci di trovare associazioni, riconoscere pattern e costruire modelli di previsione che contribuiranno alla cosiddetta medicina predittiva e alla diagnostica per immagini.
Per queste nuove pratiche occorrono nuove competenze, per questo l’Humanitas University, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha ideato l’innovativo Medtec School: un corso di laurea in medicina che integra le conoscenze mediche con quelle dell’ingegneria biomedica ( e consente di ottenere una doppia laurea).
Poi ci sono le televisite. Alcune visite di prericovero vengono effettuate on- line per facilitare il percorso di chi deve essere ricoverato. Durante la pandemia, inoltre, sono state potenziate le “second opinion” da remoto: un sistema per aiutare persone lontane alle prese con diagnosi difficili, in un momento in cui gli spostamenti erano vietati.
Vengono utilizzati inoltre robot in sala operatoria e diagnostica green. In sala operatoria i chirurghi si avvalgono di robot per interventi di urologia, ginecologia, ortopedia, otorinolaringoiatria e di chirurgia generale o toracica; la diagnostica per immagini può contare su macchinari gold standard che garantiscono esami dettagliati con il minimo delle radiazioni per i pazienti.
Per quanto riguarda i servizi digitali, si possono fare prenotazioni e ottenere referti via App.
Inoltre c’è una rete di centri polispecialistici sul territorio, gli Humanitas Medical Care, per rendere più facile l’accesso ai pazienti. Costante è infine l’attività di educational digitale sui temi di prevenzione e cura.