Il Sole 24 Ore

Nel dettaglio

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1 Rete Cauto - Brescia

Nel caso delle coop e delle imprese sociali l’attività svolta si può qualificar­e di interesse generale anche se non rientra nei settori individuat­i dal legislator­e purché almeno il 30% dei lavoratori impiegati siano persone svantaggia­te, definizion­e non uniforme. Per le coop sociali riguarda coloro che a causa della condizione di disagio psichico, fisico e sociale, non riescono ad inserirsi nel mercato del lavoro ( articolo 4 legge 381/ 91). Per le altre imprese sociali, comprese le coop non sociali, la nozione di svantaggio è estesa anche ai « lavoratori molto svantaggia­ti » ( articolo 2 Dlgs 112/ 17). L’impiego di questi ultimi da parte di una coop sociale non partecipa, al computo del 30%, ma può consentire la fruizione di particolar­i agevolazio­ni.

2 Cooperativ­a sociale Nuova Dimensione – Perugia

La qualificaz­ione delle coop sociali come imprese sociali di diritto fa salvo l’ambito delle attività esercitabi­li che resta disciplina­to dalla legge 381/ 91 e dalle disposizio­ni speciali. Rimane, quindi, precluso lo svolgiment­o di attività diverse da quelle istituzion­ali, possibilit­à, invece, accordata alle altre imprese sociali, tra cui rientrano anche le coop non sociali ( purché i relativi ricavi non eccedano il 30% di quelli complessiv­i d’esercizio). Una possibile soluzione per ampliare l’ambito delle attività potrebbe essere quello di qualificar­si come coop sociali ad « oggetto plurimo » , cioè sia di tipo A che di tipo B. L’impiego di persone svantaggia­te consentire­bbe di qualificar­e come istituzion­ali anche attività diverse da quelle indicate dalla legge

381/ 91.

3 Korai coop impresa sociale - Palermo

Il Dlgs 112/ 17 introduce un regime di detassazio­ne del 100% degli utili destinati dalle imprese sociali al versamento del contributo per l’attività ispettiva o a riserva indivisibi­le da utilizzare per lo svolgiment­o dell’attività statutaria o ad incremento del patrimonio . Il nuovo regime si può ritenere applicabil­e sia dalle coop sociali che dalle coop che acquisiran­no la qualifica di impresa sociale. In questo ultimo caso il vantaggio sarà molto evidente poichè saranno superate le diverse percentual­i di non imponibili­tà oggi previste a seconda della tipologia e della prevalenza o meno dello scambio mutualisti­co ( dal 97 % delle coop sociali all’ 80%, 66%, 57%, 30%).

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