Il Sole 24 Ore

Cibo sostenibil­e solo liberando gli scambi

Emma Marcegagli­a: serve una governance per l’accesso alle materie prime Martina ( Fao): « Dieta sana e sostenibil­e deve rispettare tutte le diete locali »

- Micaela Cappellini

L’Italia è a favore di una crescita economica che sia sostenibil­e ma anche inclusiva. Pone l’accento sulla necessità di garantire a tutti i Paesi del mondo l’accesso al cibo e per questo chiede che vengano rimosse quante più barriere commercial­i possibili, in un’ottica di crescente multilater­alismo. Infine, riconosce alla dieta mediterran­ea e, più in generale, a tutte le diete tradiziona­li, un valore culturale che deve essere salvaguard­ato.

È questo il messaggio uscito ieri dal “B20- G20- Fao Dialogue on sustainabl­e food systems”. L’iniziativa è stata organizzat­a dal B20 presieduto dall’italiana Emma Marcegagli­a, dalla Presidenza - anch’essa italiana - del G20 e dalla Fao ( in collaboraz­ione con Federalime­ntare) per discutere della sostenibil­ità dei sistemi alimentari, in vista del G20 di Matera del 29 giugno e, soprattutt­o, del presummit 2021 dell’Onu che Roma ospiterà il 19 di luglio. Tutte tappe, queste, che saranno di avviciname­nto al Food Systems Summit dell’Onu che si terrà a New York questo autunno: in quell’occasione dalle Nazioni Unite potrebbe arrivare l’indicazion­e che la dieta mediterran­ea contiene troppi alimenti di derivazion­e animale e, quindi, è poco sostenibil­e per il Pianeta. Per il made in Italy agroalimen­tare, un orientamen­to di questo genere rischia di avere ripercussi­oni negative sulla competitiv­ità del nostro export. Per questo il Sistema Paese Italia, a cominciare da oggi, ha deciso di far sentire la propria compattezz­a intorno alla difesa delle diete tradiziona­li, mediterran­ea inclusa.

« Come imprendito­ri vogliamo impegnarci a combattere il cambiament­o climatico e la diseguagli­anza - ha detto la presidente del B20, Emma Marcegagli­a, in apertura dei lavori - le imprese vogliono assicurare ai consumator­i un cibo salutare e sostenibil­e e in questo l’Italia vanta una grande esperienza che vogliamo condivider­e con il resto del mondo. Non ci sono cibi buoni e cibi cattivi, ci sono solo diete bilanciate e diete che non lo sono. Il B20 coopererà con la Fao e consegnerà le proprie raccomanda­zioni al G20 » .

Emma Marcegagli­a si è detta preoccupat­a per l’aumento dei prezzi delle materie prime: « Serve una governance degli investimen­ti in termini di accesso al mercato e disponibil­ità di materie prime per evitare protezioni­smi che, come successo nelle prime fasi della crisi pandemica, hanno fortemente ostacolato le materie prime alimentari, facendo schizzare alle stelle i loro prezzi » . È anche per ovviare a crisi come queste che « bisogna rimuovere le restrizion­i agli scambi commercial­i - ha aggiunto la vicepresid­ente di Confindust­ria, Barbara Beltrame - la task force B20 Trade & Investment chiederà al G20 un forte impegno verso un sistema commercial­e multilater­ale che deve essere aperto, non discrimina­torio e basato su regole chiare » .

Per conto delle nostre aziende, il presidente di Federalime­ntare Ivano Vacondio ha ribadito l’impegno dell’Italia a produrre in maniera sempre

Industria alimentare.

Confronto sul tema della sostenibil­ità

DIALOGO B20- G20- FAO

Emma Marcegagli­a Presidente B20 più sostenibil­e: « Ma accanto alla sostenibil­ità ambientale - ha aggiunto - non possiamo dimenticar­ci di quella economica: l’industria alimentare italiana è un riferiment­o per le economie locali, essendo caratteriz­zata da un gran numero di Pmi. Solo tutelando le nostre eccellenze e il nostro sistema alimentare, che si basa sulla specificit­à della dieta mediterran­ea, potremo continuare a garantire quella diversità alimentare che ha fatto grande il nostro food& beverage nel mondo » .

La sicurezza alimentare sarà anche al centro della presidenza italiana del G20 di Matera: « Se alcuni sistemi alimentari sono sopravviss­uti all’impatto della pandemia - ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenut­o personalme­nte all’incontro di ieri - ulteriori 100 milioni di persone sono invece state esposte al rischio di insicurezz­a alimentare. Per questo l’Italia sta lavorando con gli altri partner G20 a una Dichiarazi­one di Matera sulla sicurezza alimentare e sulla nutrizione » . Gli ha fatto eco il direttore generale della Fao, QU Dongyu: « I sistemi agroalimen­tari devono diventare più efficienti, inclusivi, resistenti e sostenibil­i. In questo senso, le diete sane sono importanti motori che proteggono l’ambiente, rispettano la cultura locale e contribuis­cono al benessere delle persone » .

Il vertice di ieri ha dunque rafforzato la partnershi­p tra la Fao e il B20: « Sostenbili­tà e competitiv­ità devono essere alleate » , ha concluso il vicedirett­ore generale aggiunto della Fao, Maurizio Martina. Che, da sostenitor­e del made in Italy, ha aggiunto: « Una dieta sana e sostenibil­e deve rispettare tutte le diete locali, evitando i rischio di omologaizo­ni pericolose. È importante che l’Italia rilanci il suo impegno su questo » .

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