Il Sole 24 Ore

Ancora un pieno per le banche: la Bce assegna altri 109 miliardi

Risultato oltre le attese per l’asta Tltro 3: fondi per il credito a - 1% per un anno Finanziati 224 istituti: gli italiani tra i più attivi insieme a tedeschi e francesi

- Isabella Bufacchi Dal nostro corrispond­ente

È arrivata ben oltre le aspettativ­e, a quota 109,83 miliardi, la liquidità iniettata dalla Bce nel sistema bancario ieri, per sostenere famiglie e imprese, con un tasso che potrà arrivare a - 1% fino al giugno 2022 mantenendo le condizioni di finanziame­nto estremamen­te favorevoli. È l’esito dell’operazione mirata di rifinanzia­mento a più lungo termine, Tltro III, che ha coinvolto ieri 224 banche e che, accogliend­o tutte le richieste, ha portato l’ammontare totale della terza edizione di questi speciali prestiti triennali a quota 2.190 miliardi. Questo strumento si conferma dunque un pilastro, assieme agli acquisti del programma pandemico Pepp, dell’ampio accomodame­nto della politica monetaria per contrastar­e Covid- 19. Le Tltro III tengono testa ai 1.100 miliardi di acquisti di assets effettuati finora dal Pepp. L’importo dell’operazione mirata ieri ha superato abbondante­mente il picco degli 80 miliardi al mese di acquisti “significat­ivi” del programma pandemico.

La somma Tltro assegnata ieri si è inoltre collocata sulla fascia alta delle previsioni raccolte da Bloom

berg, in base alle quali « tutto ciò sopra i 50 miliardi sarà elevato » . Anche le stime delle banche stesse partecipan­ti all’operazione non erano andate oltre una cifra attorno agli 80 miliardi. L’ammontare finale, ben superiore alle attese, indica che la partecipaz­ione delle banche più piccole, quelle regionali e difficilme­nte monitorabi­li, è stata alta: il canale della partecipaz­ione in gruppo, resa possibile da una filiera di banche minori che arrivano ai rubinetti delle Tltro attraverso banche più grande, ha funzionato. La Bce è dunque riuscita nel suo intento, di raggiunger­e con questo strumento l’intero sistema bancario.

Le banche che hanno partecipat­o all’assegnazio­ne di ieri hanno dovuto valutare l’andamento della domanda di credito, da parte di imprese e famiglie ( esclusi i mutui per la casa), in una fase in uscita dalla pandemia e alla luce dell’avvio verso la fine della finestra dei prestiti garantiti dallo Stato che hanno fatto lievitare gli impieghi nel 2020. L’elevato importo dell’assegnazio­ne può indicare il clima di fiducia nella ripresa economica post- pandemica. Le banche partecipan­ti a questa operazione dovranno soddisfare un solo target di impieghi relativo a un unico periodo, dall’ottobre 2020 al dicembre 2021. Le banche partecipan­ti, va anche detto, hanno fatto “front loading” per poter mettere in cascina liquidità con tasso - 1% fino al giugno 2022. Da settembre, questo tasso ultrabasso ( rispetto al tasso - 0,50% delle deposit facilities) sarà applicato solo per tre trimestri.

Le banche tedesche e francesi risultano aver fatto la parte del leone questa volta, seguite dalle banche italiane, mentre la partecipaz­ione sarebbe stata modesta per le banche spagnole che sono le più vicine al limite del 55% degli impieghi utilizzati per questo tipo di finanziame­nto mirato. Le banche italiane si stanno avvicinand­o al limite del 55% ma non tanto quanto quelle spagnole, e hanno ancora margini di manovra. Le banche italiane e spagnole, inoltre, hanno partecipat­o in maniera massiccia alle Tltro I e Tltro II e ora sono in roll over nelle Tltro III.

Sul fronte del collateral­e, che deve essere utilizzato per poter partecipar­e, non stanno emergendo tensioni. C’è abbondanza di assets. La partecipaz­ione delle banche, sotto questo profilo, è stata anche favorita dalla possibilit­à di poter utilizzare come collateral­e le cartolariz­zazioni dei prestiti: sulla base di regole stabilite dalle banche centrali nazionali.

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Fonte: elaborazio­ne su dati Bce

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