Ancora un pieno per le banche: la Bce assegna altri 109 miliardi
Risultato oltre le attese per l’asta Tltro 3: fondi per il credito a - 1% per un anno Finanziati 224 istituti: gli italiani tra i più attivi insieme a tedeschi e francesi
È arrivata ben oltre le aspettative, a quota 109,83 miliardi, la liquidità iniettata dalla Bce nel sistema bancario ieri, per sostenere famiglie e imprese, con un tasso che potrà arrivare a - 1% fino al giugno 2022 mantenendo le condizioni di finanziamento estremamente favorevoli. È l’esito dell’operazione mirata di rifinanziamento a più lungo termine, Tltro III, che ha coinvolto ieri 224 banche e che, accogliendo tutte le richieste, ha portato l’ammontare totale della terza edizione di questi speciali prestiti triennali a quota 2.190 miliardi. Questo strumento si conferma dunque un pilastro, assieme agli acquisti del programma pandemico Pepp, dell’ampio accomodamento della politica monetaria per contrastare Covid- 19. Le Tltro III tengono testa ai 1.100 miliardi di acquisti di assets effettuati finora dal Pepp. L’importo dell’operazione mirata ieri ha superato abbondantemente il picco degli 80 miliardi al mese di acquisti “significativi” del programma pandemico.
La somma Tltro assegnata ieri si è inoltre collocata sulla fascia alta delle previsioni raccolte da Bloom
berg, in base alle quali « tutto ciò sopra i 50 miliardi sarà elevato » . Anche le stime delle banche stesse partecipanti all’operazione non erano andate oltre una cifra attorno agli 80 miliardi. L’ammontare finale, ben superiore alle attese, indica che la partecipazione delle banche più piccole, quelle regionali e difficilmente monitorabili, è stata alta: il canale della partecipazione in gruppo, resa possibile da una filiera di banche minori che arrivano ai rubinetti delle Tltro attraverso banche più grande, ha funzionato. La Bce è dunque riuscita nel suo intento, di raggiungere con questo strumento l’intero sistema bancario.
Le banche che hanno partecipato all’assegnazione di ieri hanno dovuto valutare l’andamento della domanda di credito, da parte di imprese e famiglie ( esclusi i mutui per la casa), in una fase in uscita dalla pandemia e alla luce dell’avvio verso la fine della finestra dei prestiti garantiti dallo Stato che hanno fatto lievitare gli impieghi nel 2020. L’elevato importo dell’assegnazione può indicare il clima di fiducia nella ripresa economica post- pandemica. Le banche partecipanti a questa operazione dovranno soddisfare un solo target di impieghi relativo a un unico periodo, dall’ottobre 2020 al dicembre 2021. Le banche partecipanti, va anche detto, hanno fatto “front loading” per poter mettere in cascina liquidità con tasso - 1% fino al giugno 2022. Da settembre, questo tasso ultrabasso ( rispetto al tasso - 0,50% delle deposit facilities) sarà applicato solo per tre trimestri.
Le banche tedesche e francesi risultano aver fatto la parte del leone questa volta, seguite dalle banche italiane, mentre la partecipazione sarebbe stata modesta per le banche spagnole che sono le più vicine al limite del 55% degli impieghi utilizzati per questo tipo di finanziamento mirato. Le banche italiane si stanno avvicinando al limite del 55% ma non tanto quanto quelle spagnole, e hanno ancora margini di manovra. Le banche italiane e spagnole, inoltre, hanno partecipato in maniera massiccia alle Tltro I e Tltro II e ora sono in roll over nelle Tltro III.
Sul fronte del collaterale, che deve essere utilizzato per poter partecipare, non stanno emergendo tensioni. C’è abbondanza di assets. La partecipazione delle banche, sotto questo profilo, è stata anche favorita dalla possibilità di poter utilizzare come collaterale le cartolarizzazioni dei prestiti: sulla base di regole stabilite dalle banche centrali nazionali.