Ubs, investitori globali positivi sul mercato Italia
Il mercato delle società italiane sembra essere sempre più al centro delle attenzioni degli investitori internazionali. Complice il clima di stabilità politica generato dall’esecutivo Draghi, i grandi fondi internazionali mettono gli occhi sui gruppi domestici alla ricerca di occasioni di acquisto. La riprova di questo interesse si è avuta in questi giorni anche alla Ubs Made in Italy Conference, evento che ha chiamato a raccolta circa 35 società italiane ( quotate e non) attive in settori non solo finanziari ma anche del lusso, media, passando per tecnologia, healthcare ed energetici, per citarne alcuni. Dall’altra parte ( virtualmente) c’erano 150 tra i più grandi investitori globali provenienti in particolare da Usa e Gran Bretagna, ma - novità di quest’anno - anche da paesi come Australia, Brasile, Canada, Malesia. A prendere parte all’evento organizzato dalla banca d’affari elvetica - che negli ultimi tempi ha visto aumentare il peso di Milano facendo affluire risorse da Londra e da altri Paesi Europei - non sono stati solo hedge fund ma soprattutto investitori di peso di lungo periodo, cosiddetti long only. « È la conferma che il nostro Paese interessa in maniera strutturale - dice Gabriele Spinelli, Head of Global Markets per il Sud Europa di Ubs e non solo per una logica speculativa “mordi e fuggi” » .