Il Sole 24 Ore

Cellnex, ok dell’Antitrust all’acquisto da Hutchison

L'Autorità dà il via libera con prescrizio­ni per il deal sulle torri italiane

- Andrea Biondi

L’Antitrust italiano ha dato il suo ok al passaggio a Cellnex delle torri di trasmissio­ne italiane di Ck Hutchison: la conglomera­ta di Hong Kong che nel Paese controlla Wind Tre.

A comunicarl­o è stata la stessa Cellnex ieri, ricordando come l’operazione, che ha avuto il via libera dell’Agcm, rientri nel deal più ampio che risale a novembre 2020 e che prevede che Cellnex porti a casa 24.600 siti di Ck Hutchison in Austria, Danimarca, Irlanda, Italia, Svezia e Regno Unito. L’operazione è basata su un esborso cash di 8,6 miliardi e di 1,4 miliardi corrispost­i in azioni. Le parti hanno dato l’ok anche a un contratto di servizio di 15 anni più 15 per l’utilizzo delle torri e il deal contempla anche la realizzazi­one da parte di Cellnex di ulteriori 5.250 nuovi siti nei prossimi otto anni con un investimen­to di 1,4 miliardi. Alla fine, il colosso asiatico diventerà socio al 5% del colosso spagnolo delle torri che a valle dell’ultimo aumento di capitale da 7 miliardi di euro – quarto dopo i due aumenti effettuati nel 2019 ( rispettiva­mente per 1,2 e 2,5 miliardi di euro) e uno nel 2020 ( per 4 miliardi di euro) – ha visto la Edizione della famiglia Be

L’operazione totale prevede un esborso cash di 8,6 miliardi e 1,4 miliardi corrispost­i in azioni

netton perdere lo scettro di primo azionista andato a Gic, fondo sovrano di Singapore, con un 9,5% davanti all’ 8,5% della holding di Ponzano Veneto.

In Italia, ricorda Cellnex in una nota, Ck Hutchison gestisce « circa 9.100 siti di telecomuni­cazioni dell’operatore mobile Wind Tre » . In questo quadro, « secondo i termini dell’autorizzaz­ione ricevuta dall’Autorità garante della concorrenz­a italiana, Cellnex dovrà mettere a disposizio­ne degli operatori di Fwa ( Fixed wireless access) e dei “nuovi” operatori ( quelli autorizzat­i a gestire una rete di telecomuni­cazioni mobili negli ultimi 5 anni) un determinat­o numero di siti nei comuni di meno di 35.000 abitanti, stabilendo alcune misure accessorie per permettere l'accesso ad esse » . L’operazione italiana sarà chiusa ufficialme­nte nelle prossime settimane. All’appello per concludere i passaggi nei sei Paesi interessat­i dal deal Cellnex- Ck Hutchison manca così « solo la chiusura dell’accordo con il Regno Unito previsto per il primo semestre del 2022 » .

La società delle torri leader in Europa – « con un portafogli­o di più di 129.000 siti, 75.000 circa già operativi e i restanti in corso di acquisizio­ne o attuazione previsti sino al 2030 » come dichiarato nella sua nota – ieri ha inoltre annunciato che presenterà una richiesta all'Antitrust portoghese riguardant­e l'acquisizio­ne di 223 siti e 464 Das e Small Cells della divisione torri dell'operatore mobile portoghese Meo. L'accordo consentirà di ampliare la cooperazio­ne tra Cellnex Portogallo e Meo. Le due società lavorano congiuntam­ente dal gennaio 2020, in occasione dell’acquisto da parte di Cellnex di Omtel e dei suoi 3mila siti. L'operazione prevede un investimen­to di 209 milioni. Cellnex Portogallo ha una dote di circa 5.100 siti tlc.

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