Per Eolo testa a testa in vista tra i fondi
In lizza l’infrastrutturale Dws, opposto al gruppo londinese Wren House
Approda alle battute finali la vendita del gruppo Eolo, attivo nel fixed wireless access ( Fwa): la tecnologia a banda ultralarga “fissa” ma in cui l’ultimo miglio è coperto con le frequenze “millimetriche”.
Secondo indiscrezioni di mercato raccolte dal Sole 24 Ore sono attese entro fine mese le offerte vincolanti per l’azienda. I potenziali acquirenti, fondi infrastrutturali, si stanno preparando per mettere sul tavolo le loro proposte finali agli advisor incaricati: Morgan Stanley e i legali di Clifford Chance e Chiomenti.
In lizza, secondo le indiscrezioni, sarebbe il gruppo tedesco Dws ( che secondo i rumors sarebbe affiancato dall’advisor Nomura). Ma nei fatti potrebbe essere un testa a testa con l’altro fondo infrastrutturale Wren House ( assistito da Credit Suisse). Come terzo incomodo ci sarebbe il gruppo elvetico Partners Group, che in Italia ha già rilevato recentemente una corposa minoranza in Telepass e tra i cui manager c’è Livio Fenati, già managing director e co- head private infrastructure Europe.
In gioco c’è il controllo del gruppo che attualmente vede come azionisti ( con il 49%) il private equity Searchlight Capital e con il restante 51% in mano al veicolo Cometa ( al cui interno ci sono il fondatore e amministratore delegato Luca Spada e Rinaldo Ballerio con la Elmec Informatica di Varese). Nel novero degli operatori di Tlc la particolarità di Eolo è sempre stata quella di puntare a portare “Internet dove gli altri non arrivano”, come da claim. Insomma collegamenti nelle aree più isolate dove i costi per il rollout della fibra hanno dissuaso gli operatori dall'investire in Fttc ( sistema misto fibra- rame) o Ftth ( fibra fino a casa). È qui che ha trovato terreno fertile l'Fwa, da 30 Mega in su.
Lo schema dell’operazione quindi prevede l’ingresso di un nuovo azionista, da scegliere fra gli investitori specializzati che si sono fatti avanti nelle scorse settimane e chiamati adesso all’offerta vincolante. La struttura dell'operazione prevederebbe comunque per la precisione la cessione della quota ( il 49%) da parte di Searchlight Capital – che ha deciso di vendere dopo la scadenza del lock up di tre anni che al momento dell'ingresso nella società a metà dicembre 2017 faceva parte dei patti – e la metà della quota dell'altro azionista: la holding Cometa, in società al 51% e con all'interno il fondatore e ad Luca Spada insieme con Elmec Group. « Non c’è alcuna intenzione da parte mia né di andarmene, né di fare passi indietro » , ha precisato a fine aprile al Sole
24 Ore Luca Spada segnalando che « rimarrò nella mia carica di presidente e ad almeno per i prossimi tre anni »