Il Sole 24 Ore

Per Eolo testa a testa in vista tra i fondi

In lizza l’infrastrut­turale Dws, opposto al gruppo londinese Wren House

- Andrea Biondi Carlo Festa

Approda alle battute finali la vendita del gruppo Eolo, attivo nel fixed wireless access ( Fwa): la tecnologia a banda ultralarga “fissa” ma in cui l’ultimo miglio è coperto con le frequenze “millimetri­che”.

Secondo indiscrezi­oni di mercato raccolte dal Sole 24 Ore sono attese entro fine mese le offerte vincolanti per l’azienda. I potenziali acquirenti, fondi infrastrut­turali, si stanno preparando per mettere sul tavolo le loro proposte finali agli advisor incaricati: Morgan Stanley e i legali di Clifford Chance e Chiomenti.

In lizza, secondo le indiscrezi­oni, sarebbe il gruppo tedesco Dws ( che secondo i rumors sarebbe affiancato dall’advisor Nomura). Ma nei fatti potrebbe essere un testa a testa con l’altro fondo infrastrut­turale Wren House ( assistito da Credit Suisse). Come terzo incomodo ci sarebbe il gruppo elvetico Partners Group, che in Italia ha già rilevato recentemen­te una corposa minoranza in Telepass e tra i cui manager c’è Livio Fenati, già managing director e co- head private infrastruc­ture Europe.

In gioco c’è il controllo del gruppo che attualment­e vede come azionisti ( con il 49%) il private equity Searchligh­t Capital e con il restante 51% in mano al veicolo Cometa ( al cui interno ci sono il fondatore e amministra­tore delegato Luca Spada e Rinaldo Ballerio con la Elmec Informatic­a di Varese). Nel novero degli operatori di Tlc la particolar­ità di Eolo è sempre stata quella di puntare a portare “Internet dove gli altri non arrivano”, come da claim. Insomma collegamen­ti nelle aree più isolate dove i costi per il rollout della fibra hanno dissuaso gli operatori dall'investire in Fttc ( sistema misto fibra- rame) o Ftth ( fibra fino a casa). È qui che ha trovato terreno fertile l'Fwa, da 30 Mega in su.

Lo schema dell’operazione quindi prevede l’ingresso di un nuovo azionista, da scegliere fra gli investitor­i specializz­ati che si sono fatti avanti nelle scorse settimane e chiamati adesso all’offerta vincolante. La struttura dell'operazione prevedereb­be comunque per la precisione la cessione della quota ( il 49%) da parte di Searchligh­t Capital – che ha deciso di vendere dopo la scadenza del lock up di tre anni che al momento dell'ingresso nella società a metà dicembre 2017 faceva parte dei patti – e la metà della quota dell'altro azionista: la holding Cometa, in società al 51% e con all'interno il fondatore e ad Luca Spada insieme con Elmec Group. « Non c’è alcuna intenzione da parte mia né di andarmene, né di fare passi indietro » , ha precisato a fine aprile al Sole

24 Ore Luca Spada segnalando che « rimarrò nella mia carica di presidente e ad almeno per i prossimi tre anni »

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