Ryanair, asse con compagnie e scali: nuova azione legale contro Londra
I principali vettori contro il sistema « a semaforo » del governo inglese Dalle autorità europee per la sicurezza protocollo per viaggiare sicuri
L’estate ufficialmente non è ancora iniziata, ma è già calda e non solo per gli aspetti atmosferici. Ryanair insieme a un gruppo di aeroporti inglesi di Manchester e Stansted e appoggiata da numerose compagnie aeree, ha minacciato di avviare un’azione legale contro il governo di Boris Johnson per il sistema a semaforo introdotto per chi arriva dall’estero in Inghilterra. Tale sistema obbliga alla quarantena di dieci giorni e a due test Covid se si arriva da uno dei paesi della fascia arancione, praticamente tutta Europa. Soltanto chi arriva dalle aree in fascia verde, ritenute le meno pericolose per la diffusione del contagio da Covid, è esente, mentre per gli arrivi dalla fascia rossa, i più a rischio, c’è l’obbligo di trascorrere dieci giorni in albergo a proprie spese. La Gran Bretagna è ormai l’unico paese in Europa a mantenere restrizioni così invasive ai viaggi nonostante l’alto tasso di vaccinazioni. Il governo ha ammesso che il momento è difficile per il settore a cui sono stati dati aiuti per 7 miliardi di sterline dallo scoppio della pandemia. Ryanair insieme agli aeroporti, contesta questo sistema a semaforo ritenuto poco trasparente al punto da scoraggiare i passeggeri a viaggiare. Il caso del Portogallo è emblematico: inizialmente inserito in fascia verde, dopo poche settimane è stato trasferito in zona arancione all’insaputa dei passeggeri presi alla sprovvista mentre stavano partendo o rientrando. Le compagnie aeree sono alla disperata ricerca di una soluzione di fronte a un sistema di restrizioni a macchia di leopardo e che rischia di minare per il secondo anno la stagione estiva: l’azione legale di Ryanair sta raccogliendo consensi tra le compagnie aeree nell’attesa che in Europa entri in vigore dal primo luglio il Digital Covid Certificate.
Qualcosa si sta muovendo, almeno in Europa dove la scorsa settimana è stato concordato un allentamento delle restrizioni ai viaggi durante l’estate che consentirà ai turisti completamente vaccinati di evitare test o quarantene. Tra le compagnie aeree, Lufthansa è stata la prima ad accettare a bordo passeggeri con la vaccinazione ormai completata.
A venire incontro alle richieste del settore, l’European Union Aviation Safety Agency ( EASA) e l’European Centre for Disease Prevention and Control ( ECDC) che ieri hanno pubblicato un nuovo protocollo per mettere in sicurezza il viaggio aereo. Il protocollo prevede per le persone « completamente vaccinate contro il COVID- 19 o che siano guarite dalla malattia negli ultimi 180 giorni nessun obbligo a sottoporsi al test Covid o quarantena, a meno che non provengano da un’area ad altissimo rischio » . E per la prima volta le due autorità sanitarie europee hanno previsto l’utilizzo del test rapido antigenico 48 ore prima dell’arrivo in alternativa al test PCR da eseguire 72 ore prima.