Firenze- Londra asse della finanza alternativa
Focus dell’Università toscana e della Queen Mary sui nuovi canali per il rilancio
Il rilancio del sistema paese, la transizione ecologica e quella digitale - obiettivi preesistenti all’emergenza Covid ma che la pandemia ha reso improcrastinabili - riposano sulla disponibilità di ingenti linee di finanziamento. Accanto a quella pubblica, incentrata oggi sul Pnrr, il volano delle competenze di ricerca e sviluppo può diventare la finanza alternativa, ancora poco conosciuta e ancor meno radicata nel nostro paese. Con questo scopo l’Università di Firenze e la Queen Mary University of London, capofila di una cordata di istituti accademici internazionali, ricostruiranno idealmente l’asse tra la più antica piazza finanziaria del mondo e quella recentemente sfilatasi dalla Ue con una tre giorni di studi e dibattiti su « Venture capital, Private equity and Spacs » . Tra il 24 e il 26 giugno prossimo si alterneranno tra gli altri dal palco digitale i professori Reinier H. Kraakman ( Harvard) Guido Calabresi ( Yale), Wang Jangyu ( Honk Kong City University), Li Guo ( Peking University) preceduti tra gli altri da Guido Alpa ( Sapienza) e dagli ospitanti Ettore Maria Lombardi ( Università di Firenze) e Rodrigo Olivares Caminal ( Queen Mary).
La prima parte del corso sarà focalizzata sul Venture capital - una forma di private equity financing orientata su start- up e società emergenti - la seconda sul “classico” Private equity ( acquisizioni con finalità di creazione di valore nel breve termine) fino al recentissimo caso delle Spacs - Special Purpose Acquisition Companies - hot trend di Wall Street nel 2020 che “debutterà” per la prima volta in Italia, quantomeno in sede accademica.