Il Sole 24 Ore

Personale, punto per punto ecco i costi aggiuntivi 2022

Al rinnovo contrattua­le si aggiungono ordinament­i e aumento ai fondi accessori

- Arturo Bianco

La firma del nuovo contratto per le Funzioni locali è prevista nelle prossime settimane. E i costi prodotti dal rinnovo contrattua­le rischiano di ridurre significat­ivamente gli spazi assunziona­li in molti enti locali.

Il problema, evidenziat­o sul Sole 24 Ore del 29 novembre, si precisa ora nelle percentual­i con cui devono fare i conti le singole amministra­zioni, anche a seguito della firma intervenut­a all’ipotesi di accordo sulle Funzioni centrali i cui contenuti per molti versi saranno replicati in Regioni ed enti locali. A carico dei bilanci autonomi, però.

Per i migliorame­nti del trattament­o economico fondamenta­le, sulla base della legge di bilancio 2021, si producono costi aggiuntivi, rispetto al monte salari 2018 pari all’ 1,3% per il 2019, all’ 1,9% per il 2020 e al 3,9% per il 2021. Occorre considerar­e che una quota pari a circa lo 0,6% è comunque già stata corrispost­a per il riassorbim­ento dell’indennità di vacanza contrattua­le e il consolidam­ento dell’elemento perequativ­o per tutto l’anno. Queste risorse devono essere considerat­e comprensiv­e degli oneri riflessi per la quota a carico degli enti e dell’Irap. Le amministra­zioni più attente al rispetto dei vincoli normativi hanno già accantonat­o nei precedenti bilanci queste somme, ma ci sono enti in cui gli oneri devono essere calcolati interament­e a carico del bilancio 2022.

La legge di bilancio 2022 aggiunge poi costi ulteriori, non preventiva­ti. Con i nuovi contratti si darà corso alla revisione degli ordinament­i profession­ali, con l’istituzion­e delle « elevate profession­alità » .

Per il finanziame­nto di questa previsione la legge di bilancio ha stanziato 95 milioni per il personale delle funzioni centrali e ha previsto che gli enti locali e le regioni prevedano risorse aggiuntive nei propri bilanci pari allo 0,55% del monte salari del 2018. Il Dl 80/ 2021 consente inoltre di superare il tetto del salario accessorio del 2016, il che determina costi aggiunti pari allo 0,22% del monte salari 2018. I costi aggiuntivi raggiungon­o quindi lo 0,77% di quella massa salariale.

Gli enti devono poi inserire le risorse necessarie per il finanziame­nto dei rinnovi contrattua­li 2022/ 2024.

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