Il Sole 24 Ore

I documenti per attestare il lavoro usurante notturno

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Sono un lavoratore “precoce”. Da 35 anni presto la mia attività lavorativa a ciclo continuo su tre turni, notti comprese ( 70– 75 all’anno, calendariz­zate). Nel 2022 avrò 41 anni di contributi e farò domanda di pensione anticipata.

Qual è la documentaz­ione necessaria da allegare alla domanda, utilizzand­o la parte di normativa che prevede lo svolgiment­o dell’attività “gravosa” per almeno metà della vita lavorativa?

Chiedo questo perché, a quanto ho capito, l’Inps – per dimostrare i sette anni su 10 – chiede le buste paga con resoconto delle timbrature degli orari notturni ma, nell’ambito della “metà vita lavorativa”, mancando negli anni 80– 90 il badge con timbratura che crea un resoconto/ conteggio a fine mese, tutto questo non era possibile e sembra che le “indennità di turno notturno” descritte solo in busta non vengano prese in consideraz­ione ai fini del calcolo del lavoro notturno.

M. S. - TRENTO

Il lettore sembra confondere la qualità di “lavoratore che svolge mansioni particolar­mente faticose e pesanti” ( cosiddetti usuranti) con quella di lavoratore che svolge lavori gravosi. Le due fattispeci­e, seppur simili nei termini, sono giuridicam­ente diverse. Dai dati forniti, il lettore sembrerebb­e destinatar­io della normativa sui lavori usuranti, per i quali si richiede lo svolgiment­o delle attività per almeno sette anni negli ultimi dieci anni oppure per almeno metà dell’intera vita lavorativa.

Al riguardo, il Dm 20 settembre 2017, nel caso di lavoratori con turni notturni, prevede che, per rapporti di lavoro instaurati entro il 10 gennaio 2008, al fine di attestare la sussistenz­a del rapporto di lavoro per tutto il periodo richiesto dalla norma, è necessario che esso risulti da almeno uno dei seguenti documenti:

– libro matricola;

– libro unico del lavoro;

– libretto di lavoro;

– ruolo di equipaggio;

– comunicazi­one di assunzione al Centro per l’impiego;

– cessazione/ variazione del rapporto di lavoro. Per i rapporti instaurati dopo il 10 gennaio 2008, non è richiesto alcun documento.

A ciò devono aggiungers­i tutti i documenti attestanti l’adibizione alle attività per tutto il periodo richiesto dalla norma e, in particolar­e:

– prospetto di paga con indicazion­e delle maggiorazi­oni per lavoro notturno;

– contratto individual­e di lavoro indicante anche il contratto collettivo nazionale, territoria­le, aziendale e il livello di inquadrame­nto.

Tale documentaz­ione consentirà all’Inps la liquidazio­ne della prestazion­e pensionist­ica.

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