Delibere valide anche se il consiglio non è in regola
Nel regolamento condominiale è prevista la costituzione di un consiglio di condominio, che deve essere formato da cinque condòmini, tutti proprietari; tuttavia, tra i consiglieri è stato eletto un soggetto che non è proprietario. Vorrei sapere se le delibere finora assunte sono da annullare e se, per il futuro, bisogna aggiornare il regolamento di condominio.
P. B. - NAPOLI
L’articolo 1130– bis, ultimo comma, del Codice civile – introdotto dalla legge 220/ 2012, di riforma del condominio – dispone che negli edifici formati da più di 12 unità immobiliari può essere nominato un consiglio di condominio. Il consiglio può svolgere funzioni consultive e di controllo e non è dotato, quindi, di alcun potere decisorio.
Pertanto l’assemblea non può efficacemente delegare al consiglio alcuna delle sue attribuzioni ( Cassazione, II sezione, sentenza 6 marzo 2007, n. 5130). I pareri espressi dal consiglio sono quindi facoltativi e non vincolanti per l’assemblea. Ne consegue che l’eventuale invalidità delle deliberazioni del consiglio non si traduce nell’invalidità delle deliberazioni adottate dall’assemblea sulla base di quei pareri, e si può perfino dubitare della sussistenza di un interesse a impugnare una deliberazione del consiglio di condominio. Per queste ragioni, se anche il consiglio risulta costituito in violazione delle norme del regolamento sulla sua composizione, come nel caso prospettato, la circostanza non comporta conseguenze di rilievo sull’attività pregressa. Per il futuro è comunque preferibile che l’assemblea si pronunci nel senso di modificare il regolamento o di sostituire il consigliere non condomino.