Tre dimissioni
IL VICEPRESIDENTE
Quella di Richard Clarida è l’ultima dimissione eccellente nella Federal Reserve, la banca centrale americana. Il vicegovernatore ha dato l’annuncio lunedì in tarda serata anticipando di alcuni giorni l’uscita dell’istituto, prevista il 31 gennaio per sopraggiunti limiti di età. La decisione è collegata anche per lui a operazioni di compravendita di azioni, a titolo personale, nel febbraio 2020, più o meno nello stesso periodo in cui la Federal Reserve aveva lanciato un grande piano di sostegno all’economia colpita dal Covid. Clarida era membro del board dei governatori e vicepresidente dal 2018. Ha conseguito un PhD in economia ad Harvard
LA FED DI BOSTON
Eric Rosengren si è dimesso nel settembre scorso, ufficialmente per ragioni di salute, e con un anticipo di 9 mesi rispetto alla sua età pensionabile. Il suo nome però era emerso nell’ambito di transazioni finanziarie a titolo personale nel febbraio 2020, in coincidenza con le misure Fed contro la pandemia. Nel suo caso si trattava di compravendita di titoli di fondi immobiliari, settore sul quale si era espresso in pubblico sottolineando i rischi di instabilità finanziaria. Rosengren era presidente della Federal Reserve di Boston e come tale sedeva a rotazione con altri governatori degli Stati nella Fomc, il comitato di politica monetaria che prende le decisioni sui tassi
LA FED DI DALLAS
Robert Kaplan si è dimesso nello stesso periodo di Rosengren in seguito alle rivelazioni di trading a titolo personale su azioni per cifre abbastanza importanti: tra il milione e i cinque milioni di dollari. Le società oggetto degli scambi sarebbero state Apple, Amazon e Delta Airlines. Kaplan ha sempre sostenuto di aver rispettato le regole interne della Federal Reserve sulle transazioni finanziarie a titolo personale. Già all’inizio di settembre il presidente della Fed Jerome Powell aveva annunciato una profonda revisione delle regole etiche che la banca centrale fissa per la compravendita di titoli finanziari dei propri dirigenti. Kaplan ha un PhD alla Harvard Business School