Carrefour, accordo sugli esodi incentivati
Interessati 719 lavoratori Al via progetti di formazione e riqualificazione degli addetti
È stato raggiunto l’accordo tra Carrefour Italia e i sindacati per l’avvio del piano di esodi incentivati legati al piano di trasformazione e rilancio della catena. Gli esodi saranno esclusivamente su base volontaria come annunciato dall’azienda lo scorso 1° ottobre, con l’attivazione di un accordo aziendale per la gestione del franchising finalizzato a promuovere la tutela delle condizioni di lavoro dei collaboratori impiegati nei punti vendita gestiti da imprenditori.
In tutta Italia sono 719 i lavoratori interessati contro i circa 770 calcolati lo scorso autunno.
L’accordo segna inoltre il ripristino delle relazioni sindacali e l’avvio di una nuova fase di gestione del piano di rilancio della multinazionale in Italia. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e Carrefour hanno anche previsto progetti strutturati di formazione e riqualificazione del personale per favorire al massimo l’impiegabilità e il ricollocamento interno ed esterno dei dipendenti coinvolti nel piano. In particolare, sono stati firmati due distinti accordi che sanciscono « la lotta al dumping contrattuale e ai contratti pirata » e la comune volontà di concordare gli organici minimi nei punti vendita in gestione diretta, utili ad assicurare condizioni di lavoro di qualità e assistenza adeguata al cliente. Inoltre Carrefour si è impegnata a non prevedere ulteriori affidamenti di attività a terzi. Importante passaggio, questo, finalizzato ad evitare che il personale Carrefour interessato dai processi di mobilità incentivata possa essere sostituito da personale esterno.
L’accordo, fanno sapere le organizzazioni sindacali, è il primo siglato nel settore della distribuzione commerciale ed impegna Carrefour a vincolare nei contratti stipulati con i franchisee all’applicazione dei contratti nazionali sottoscritti da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, al rispetto delle normative su salute e sicurezza e a prendere i provvedimenti necessari per evitare qualsiasi forma di corruzione. Nel caso in cui vengano ceduti o affittati a terzi operatori punti vendita a gestione diretta, continuerà ad essere applicata la contrattazione integrativa aziendale e saranno riconosciute in continuità la rappresentanza e le agibilità sindacali.