Previdenza integrativa per tutti e 195 euro
I 50mila lavoratori del settore elettrico chiedono un aumento economico complessivo di 195 euro per il triennio 2022- 2024. Lo si legge nella piattaforma approvata dai sindacati che li rappresentano, ossia Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil che avvieranno a breve il negoziato con Elettricità Futura, Utilitalia, Energia Libera, Gse, Enel, Sogin, Terna. Il vecchio contratto è appena scaduto ( a dicembre del 2021) e, per il nuovo, tra le novità nelle richieste della parte normativa c’è quella di ridurre l’orario di lavoro a vantaggio della formazione e l’iscrizione per tutti i lavoratori alla previdenza complementare. Per la partecipazione, i sindacati chiedono un avanzamento delle relazioni industriali soprattutto per un maggiore coinvolgimento nei progetti della transizione energetica. Altri elementi sono il rafforzamento delle politiche e degli strumenti per la sicurezza, anche per le aziende in appalto. Per i giovani viene richiesto un miglioramento di istituti come apprendistato, malattia, ferie e previdenza, mentre per le donne la piattaforma chiede strumenti per migliorare le misure di salvaguardia per le vittime di violenza di genere. Per recepire i nuovi mestieri i sindacati sono pronti a discutere la definizione di un nuovo sistema classificatorio in grado di recepire tutti i nuovi mestieri del settore. Sulle nuovo modalità di lavoro, come lo smart working, saranno recepite le migliori best practices del settore che hanno disciplinato temi come diritto alla disconnessione, rispetto dell’orario, inclusione sociale e diritti sindacali. Infine vi è la proposta di una banca delle ferie solidali.
TERZIARIO Lazzarelli ( Confcommercio): « Dal punto di vista negoziale siamo al punto dell’anno scorso. Segnali di vera ripresa dei consumi non ce ne sono e, per le imprese, questo rende difficile pensare a un rinnovo vero tanto per la parte economica che per quella normativa »