Iervolino, quotazione bis: Ilbe alla Borsa di Parigi « Il mercato è attrattivo »
Il ceo: « Come le major Usa siamo per prodotti pensati per il mercato internazionale »
« Questa quotazione secondaria a Parigi denota la nostra volontà di attirare nuovi investitori che potranno partecipare alla futura crescita del gruppo, grazie a un mercato che è cresciuto di importanza in Europa negli ultimi anni » .
Andrea Iervolino, presidente e ceo della “Iervolino & Lady Bacardi Entertainment”, dal 2019 quotata all’Aim Italia ( ora Euronext Growth Milan), commenta così la quotazione di Ilbe anche all’Euronext Growth a Parigi. Si parte oggi, con prezzo di apertura a 2,54 euro per la società specializzata nella produzione di contenuti cinematografici e televisivi ( tra cui, principalmente, film, TV- show, web series animate) rivolti al mercato internazionale. La società lavora sul “minimo garantito”: la vendita ai distributori internazionali con un minimo ab origine cui poi si aggiungono eventuali introiti come percentuale dei possibili ricavi. Allo sfruttamento orizzontale ( il film o il prodotto principale) si unisce poi quello verticale, quindi altri prodotti ( sequel e prequel) da cui arrivano altri ricavi.
Sarà dunque efficace il dual listing per questa società, nata sulle radici della Iervolino Entertainment e della Ambi Distribution, che ora fa capo ad Andrea Iervolino e a Monika Bacardi: imprenditrice e moglie, come si legge nella biografia presente sul suo sito web, di « Lord Luis Bacardi, discendente del fondatore dell’azienda Bacardi » .
A leggere il rendiconto del 2020 e quello dei primi sei mesi del 2021, quella che emerge è la fotografia di una società con numeri in crescita. Alla fine dello scorso anno i ricavi si sono attestati sui i 120,7 milioni di euro, con Ebit di 22,8 milioni e utile netto di 19,5 milioni. A fine settembre 2021, si legge invece nel comunicato di Ilbe, i ricavi consolidati sono saliti a 134 milioni (+ 77% sul 30 settembre 2020) con utile netto di 13,8 milioni rispetto ai 14,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2020.
La forza della società, spiega Andrea Iervolino al Sole 24 Ore, sta nella capacità di « seguire il modello delle major Usa e canadesi, con prodotti pensati originariamente per il mercato internazionale » . Le piattaforme Ott, da Netflix in giù, in tal senso stanno aiutando molto come luogo privilegiato di destinazione di « web series, principalmente animate, e short content con cui ci siamo aperti a un’altra fetta di mercato non presidiata dalle major amercane » .