Exprivia cerca 500 tecnici da assumere entro l’anno « Ingegneri introvabili »
« Abbiamo appena adottato un piano industriale che definisce un fabbisogno di 250 nuove risorse. Se poi consideriamo il turn over posso prevedere un ampliamento di organico di circa 500 persone entro quest’anno. Ma so bene che sarà molto difficile trovare candidati con la formazione a noi necessaria » . Per Andrea Cavallotti, direttore delle risorse umane di Exprivia – spa di Mmolfetta che progetta e sviluppa tecnologie software – il Covid ha segnato uno spartiacque nel mercato del lavoro al Sud, soprattutto per chi opera nel campo delle tecnologie innovative e dell’intelligenza artificiale. « Nel 2021 – spiega Cavallotti – si è registrato il fenomeno del south working e inoltre diverse multinazionali hanno investito nel
Mezzogiorno » . Cavallotti fa riferimento a esempio ad Accenture, Atos, Ntt Data e altri grandi brand del settore. « La conseguenza – aggiunge – è la carenza di personale. Parlo di sviluppatori di software, project management, analisti funzionali » . Insomma, ingegneri e informatici sono introvabili. E quanto più si richiedono specializzazioni, si pensi a persone esperte in intelligenza artificiale o machine learning, tanto più la ricerca è difficile. « È anche cresciuto molto il costo del lavoro – aggiunge Cavallotti –. Ad ogni spostamento da una azienda all’altra è necessario offrire un aumento di retribuzione di almeno il 10% » .
Come ovviare? « Abbiamo fatto assunzioni di giovani laureati non necessariamente in materie informatiche – aggiunge Cavallotti – e questa si è rivelata una buona scelta. Inoltre investiamo nelle Academy, sulla formazione interna e con il supporto di docenti esterni. Inoltre, vorremmo poter contare di più sugli Its. Per ora si tampona » . Ma non basta.