Smet senza autisti nel pieno della crisi occupazionale del Sud
Smet cerca 100 autisti da 18 mesi, ma non riesce a trovarne: tra le assunzioni fatte e le fuoriuscite, la carenza resta immutata.
Smet è una società campana di trasporto e logistica con oltre mille dipendenti in Italia, presente in molti altri Paesi, che ha puntato molto sulla intermodalità. Il suo fondatore e ceo Domenico De Rosa da tempo aveva segnalato una grave carenza di autisti, unendo la sua alle altre voci di imprenditori del settore. Questi un anno fa circa puntavano il dito soprattutto contro norme che in Italia rendevano particolarmente complesso e costoso il perseguimento della patente necessaria per mettersi alla guida dei tir. A quella segnalazione il governo ha risposto stanziando somme da impiegare per la formazione e per le “famose” patenti. Risultato? « Effetti per ora non ce ne sono stati – dice De Rosa – potremmo avere i patentati in autunno. Ma so che non si sono registrate le iscrizioni all’abilitazione che avevamo immaginato » . Possibile in un Mezzogiorno d’Italia con tassi storici di disoccupazione altissimi? De Rosa ha una sua spiegazione del fenomeno. « In passato il mestiere dell’autista è stato mortificato – dice – sminuito. E ancora oggi gode di una scarsa considerazione sociale. È su questo tasto che è necessario agire. Vorrei che in Italia cambiasse la percezione di questo mestiere che peraltro oggi, che i camion sono dotati di tecnologie complesse, richiede capacità e competenze » .
Una carenza particolarmente sentita nel Sud d’Italia? « Gli autisti mancano in tutto il Paese, forse nel Mezzogiorno il problema è ancora più grave poichè è ancora più basso il numero di persone in possesso di abilitazione – aggiunge De Rosa – abbiamo però difficoltà a reperirli anche in Spagna: tra Valencia, Madrid e Barcellona non riusciamo a trovare 50 giovani da assumere » .