« Rinunciamo alle gare per assenza di elettricisti e periti industriali » Andrea Carioti Amministratore unico di Rael
« Ci siamo trovati, dopo 10- 15 anni di crisi nel settore delle costruzioni e dell’impiantistica, con tantissimo da fare; ma la benzina data dalle persone, in questo momento, non c’è. E abbiamo dovuto rinunciare ad alcuni lavori ed essere molto più selettivi nel partecipare alle gare: succede a noi come ad altre aziende del settore » . A spiegare una situazione non facile da digerire è Andrea Carioti, amministratore unico di Rael, azienda d’impiantistica genovese con 50 dipendenti e appalti in Liguria e in Italia ( a livello nazionale ha lavorato, ad esempio, all’adeguamento degli impianti della rete di gallerie di Autostrade per l’Italia). Ora l’impresa si trova a fare i conti con la mancanza di manodopera specializzata, in particolare elettricisti, periti industriali e ingegneri. « Sono gli effetti degli investimenti cui hanno aperto la strada il Pnrr e, sul territorio ligure, il Decreto Genova ( poi legge 130/ 2018, a compensazione dei danni provocati dal crollo del ponte Morandi, ndr) ma, più in generale la corsa alla transizione energetica. Ora c’è una grandissima domanda del mercato, tanto lavoro e a noi serve manodopera specializzata. Il problema è che, invece, c’è stata una contrazione dell’offerta di tecnici. Riscontriamo una carenza anche dal punto di vista formativo. Non so se c’entrino anche il reddito di cittadinanza o la ricerca di altre opportunità. Di fatto, mancano gli elettricisti qualificati ma, ancora di più, tecnici e project manager: si tratta di periti industriali e ingegneri, elettrotecnici in particolare. In questo momento dobbiamo scegliere di non partecipare a diverse gare perché non riusciremmo a eseguire i lavori » , per carenza di personale specializzato. A causa di questa situazione, dunque, conclude Carioti, « abbiamo un mancato utile tra il - 20 e il - 30%, rispetto a quanto si potrebbe fare » .