Il Sole 24 Ore

« Riforme struttural­i per giovani e donne senza fare nuovo debito »

Di Stefano: « Aumentare il potere d’acquisto, no a elemosine di Stato »

- Marzio Bartoloni Dal nostro inviato BRINDISI

Servono riforme « lungimiran­ti e struttural­i » che guardino a chi è stato più penalizzat­o - giovani e donne - non i soliti « bonus e una tantum » che alla fine sono « elemosina di Stato » . Ma queste riforme vanno fatte senza imboccare la scorciatoi­a dell’aumento del debito che poi proprio le nuove generazion­i saranno costrette a ripagare. Un « fardello » già molto pesante che dopo tre crisi in poco più di 10 anni - quella del 2008, il Covid e ora la guerra russo- ucraina - rischia di esplodere ancora di più. Per questo Riccardo Di Stefano, presidente dei giovani di Confindust­ria, invoca « un cambio di strategia » senza ricorrere a un « nuovo scostament­o di bilancio » perché trovare le risorse necessarie è possibile « tagliando la spesa improdutti­va » . Non solo « dal Def emerge un extragetti­to fiscale e parafiscal­e che in tutto cuba 38 miliardi: queste sono risorse che devono immediatam­ente essere immesse nel mercato interno, amentando il potere d'acquisto dei lavoratori »

La priorità resta infatti « tagliare il costo del lavoro a lavoratori e imprese » , ma senza fare « elemosine di Stato » stanziando risorse troppo esigue per poter produrre un effetto. « Abbiamo fatto una proposta che può piacere o non piacere, convincere o non convincere, però chiediamo che si parta da lì. C’è bisogno di tempi molto celeri e forte determinaz­ione del Governo » . Soprattutt­o in uno scenario così difficile e incerto come quello attuale in cui le « decisioni emergenzia­li - spiega il presidente dei giovani di Confindust­ria - devono lasciare il posto a interventi lungimiran­ti e struttural­i in una logica di giustizia tra generazion­i » . Uno scenario su cui Di Stefano ha riunito per due giorni oltre 500 giovani imprendito­ri in Puglia, a Borgo Egnazia, in provincia di Brindisi, per una iniziativa che dopo il “battesimo” nel 2019 si era bloccata per il Covid. Con « VOCI: Visioni, Orizzonti, Culture, Idee » i giovani di Confindust­ria si sono riuniti in un confronto con direttori e firme dei principali quotidiani italiani e internazio­nali sui grandi trend: dai nuovi assetti geopolitic­i ridisegnat­i da pandemia e d guerra in Ucraina alle conseguenz­e sull’economia dello shock energetico fino ai rischi della crisi demografic­a e a quelli legati al declino delle democrazie. « In questo confronto, come giovani imprendito­ri abbiamo cercato di individuar­e soluzioni a una crisi devastante che sta vivendo l’industria europea a causa della guerra Russia- Ucraina e dello shock energetico » , ha spiegato Di Stefano. Che ha ribadito come ora siano fondamenta­li « azioni urgenti perché l'Europa rischia la desertific­azione industrial­e e di restare ai margini dei nuovi assetti mondiali » . Insomma una « grande esclusa » , per questo mai come oggi è necessario « parlare con una voce sola è l’unico modo per contare qualcosa e non essere ostag

gio di pericolosi ricatti » .

Una voglia di Europa per la quale i Giovani Imprendito­ri di Confindust­ria hanno risposto ieri all'invito lanciato dal Parlamento europeo aderendo all’iniziativa « Insieme- per. eu » : una comunità attiva di persone che promuove la partecipaz­ione democratic­a nella Unione europea. « La democrazia va esercitata e promossa con ancora più convinzion­e: noi siamo il futuro pacifico, inclusivo, innovativo, economico di questo continente e per questo - ha concluso Di Stefano - vogliamo partecipar­e e incidere sulla sua crescita » .

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giovani imprendito­ri e vicepresid­ente
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RICCARDO DI sTeFANO Presidente dei giovani imprendito­ri e vicepresid­ente di Confindust­ria

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