Coperture Sace fino a fine anno. Arrivano garanzie a mercato
Il nuovo strumento dura fino a 20 anni e copre prestiti fino al 60%
È un percorso a ostacoli quello immaginato dal governo per prorogare la garanzie sui prestiti.
Un intervento che si muove su 3 binari. Si parte con la reintroduzione fino a fine anno ( sarebbero scadute a fine giugno) delle garanzie pubbliche attraverso Sace per le imprese che abbiano subito contraccolpi dal conflitto Ucraina o dal caro energia ma che non erano in difficoltà prima del 31 gennaio scorso. L’intento sembra quello di spostare la platea delle imprese dal fondo per le Pmi a Sace. Sono previste garanzie fino al 90% ( ma viene introdotto un concorso paritetico tra garante e garantito in caso di perdite per mancato rimborso) per le imprese fino a 1,5 miliardi di fatturato ( 70% quelle più grandi). Il limite del valore del prestito è il 15% del fatturato o il 50% dei costi sostenuti e in ogni caso i proventi vanno usati per investimenti, per i costi del personale o per il circolante. La durata oltre i 6 anni, sulla quale hanno insistito tanto imprese e banche, è prevista può essere alzata fino a 8 anni. Per le Pmi il costo della garanzia parte da 25 punti base e arriva progressivamente a 100.
Il secondo intervento del decreto riguarda il fondo per le Pmi, ma al momento sembra più che altro un ritocco rispetto a quanto previsto dall’ultima legge di bilancio e dal decreto energia. Queste norme sinora prevedevano le garanzie pubbliche fino al 30 giugno, con il costo gratuito della garanzia per i finanziamenti destinati alla liquidità anche per le imprese che hanno sofferto il caro energia. A partire da luglio le norme precedenti prevedevano una progressiva riduzione delle coperture fino al 60% in base al livello di rischio dell’impresa e della destinazione dei fondi del prestito. Il correttivo introdotto ieri prevede che la garanzia possa arrivare al 90 per cento, ma a patto che i fondi servano a interventi « di efficientamento o diversificazione della produzione o del consumo energetici, quali, quelli volti a soddisfare il fabbisogno energetico con energie provenienti da forme rinnovabili, a effettuare investimenti in misure di efficienza energetica che riducono il consumo di energia assorbito dalla produzione economica, a effettuare investimenti per ridurre o diversificare il consumo di gas naturale ovvero a migliorare la resilienza dei processi aziendali rispetto a oscillazioni eccezionali dei prezzi sui mercati dell’energia elettrica » .
Sempre dal primo luglio sarà possibile avere la garanzia senza dover pagare una commissione per le imprese che operano in Italia e ricadono nell’elenco dei 26 settori individuati dal nuovo Temporary Framework della commissione europa.
Anche in questo caso l’importo massimo del finanziamento è pari a 5 milioni, con il limite però del 15% del fatturato oppure il 50% dei costi sostenuti nei 12 mesi precedenti. Nessuna indicazione è stata prevista per il fondo per le Pmi sulla durata dei prestiti, tantomeno sulla proroga delle garanzie sulle operazioni di rinegoziazione dei prestiti.
Ed è proprio su questi aspetti che sembra intervenire, invece, l’altra importante novità introdotta ieri. Ovvero il varo della garanzia Sace a condizioni di mercato prevista dal primo decreto Liquidità e che il governo doveva introdurre con un de
Le garanzie pubbliche tornano al 90% ( ma condizionato) per le imprese fino a 1,5 miliardi di fatturato
creto ministeriale. Questa garanzia a pagamento può essere ora concessa, previo via libera della Commissione Ue, su finanziamenti o titoli di debito anche allo scopo di sostenere la crescita dimensionale delle imprese o la ripatrimonializzazione. L’aspetto significativo è che questa garanzia può assistere finanziamenti della durata massima di 20 anni. La copertura non può essere superiore del 70% mentre la potenza di fuoco a disposizione della Sace per queste operazioni è dell’ammontare massimo di 200 miliardi. Sarà uno strumento cruciale per poter rinegoziare e allungare la durata dei prestiti delle imprese che si eran già molto indebitate con la pandemia.