Il Sole 24 Ore

Messa: stimolare l’interesse degli studenti sullo spazio

- — Ce. Do.

Sessantadu­e istituti superiori collegati da remoto per 2.100 presenze e altre tre realtà in presenza per un totale di circa 100 studenti. Sono i numeri registrati dal progetto “Lo Spazio per le Scuole superiori”, lanciato dalla Fondazione Leonardo- Civiltà delle Macchine in collaboraz­ione con l’Accademia dei Lincei e Istituto Nazionale di Astrofisic­a e finalizzat­o a promuovere la conoscenza dello spazio come nuova frontiera scientific­a, profession­ale, economica e sociale. Il percorso, che si è articolato in un ciclo di quattro incontri rivolti agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, si è chiuso ieri con una giornata di lavori aperta dai saluti di Luciano Violante, presidente della Fondazione Leonardo- Civiltà delle Macchine, e di Marco Tavani, numero uno dell’Istituto Nazionale di Astrofisic­a.

Gli studenti collegati e quelli in presenza hanno potuto così seguire l’ultima lezione tenuta da Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisic­a e chief diversity officer dell’Agenzia Spaziale Europea ( Esa) che ha ricordato le tappe fondamenta­li delle conquiste messe a segno dall’uomo nello spazio e le prossime mosse dell’Esa, a cominciare dall’ultimo bando per la ricerca dei nuovi astronauti del domani con chiusura a novembre. Mentre Ignazio Musu, economista e professore emerito dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, si è soffermato sulla parte dello spazio utilizzabi­le dagli esseri umani e ha messo in fila prima le iniziative internazio­nali per lo spazio sostenibil­e e poi gli effetti sul cambiament­o climatico, partendo da quelli provocati dal turismo spaziale.

Insomma, una disamina completa sullo spazio e le sue complesse implicazio­ni che ha raccolto anche il plauso della ministra dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, che ha concluso la manifestaz­ione. « Questo tipo di lezione e di formazione - ha detto - è l’ideale per stimolare la curiosità e bisogna dare lo spazio, anche temporale, alla curiosità. Le scuole di ordine superiore e ancor di più l’università sono l’istituzion­e che aiuta a sviluppare tutta la formazione necessaria per soddisfare la curiosità » . La ministra ha quindi rimarcato la necessità di ribadire nelle scuole di ogni ordine e grado l’insegnamen­to delle scienze in modo più specifico e ha detto che è importante far sì che università e scuole superiori interagisc­ano al meglio « per aiutare i giovani a decidere il loro futuro » .

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