Il Sole 24 Ore

Planet Smart City, a Torino un competence center con 350 giovani ingegneri

La società crea immobili e format abitativi nel mondo a prezzi sostenibil­i Nel 2019 ricavi a 21 milioni saliti a 52 l’anno successivo nel 2021 erano a 105 milioni

- Filomena Greco

Il loro settore di riferiment­o è quello dell’edilizia, la loro ambizione è provare a creare un format abitativo completame­nte nuovo, che mette insieme servizi smart e sostenibil­ità. Si chiama Planet Smart City la società – fondata nel 2015 da Giovanni Savio, oggi ceo, e da Susanna Marchionni, presieduta dal fisico e imprendito­re Stefano Buono, con Torino e Londra come sedi principali – che, iniziando da mercati come Brasile, India e Usa, punta a creare un nuovo modello nell’affordable housing. « Il real estate è, sulla carta, un settore molto tradiziona­le che però si sta rinnovando in fretta – racconta il ceo Savio – pensiamo ad esempio a società che si occupano di co- working o di student housing o di co- housing, contesti in cui i servizi sono più importanti degli spazi. Noi vogliamo accelerare in questo percorso innovativo creando a Torino il nostro Competence center nella nuova sede vicino al Politecnic­o, con 350 tra ingegneri, architetti e specialist­i » . Tecnicamen­te, il nuovo filone si chiama PropTech. Poco più di un anno fa, per strutturar­e la proposta di servizi digitali ai clienti, Planet ha acquisito Djungle, società specializz­ata nel gamificati­on. È di questi giorni invece la notizia di un secondo deal – con scambio di azioni – per inglobare la torinese Politecna Europa e consolidar­e il ruolo di società di progettazi­one in Italia. Obiettivo di Planet City, che ha in corso un aumento di capitale da 60 milioni di euro e punta alla quotazione tra due anni, è creare un format immobiliar­e alla scala di quartiere per costruire condomini di grandi dimensioni con alloggi a prezzi sostenibil­i per famiglie a reddito medio- basso, in grado però di offrire servizi innovativi.

« Il real estate sta iniziando un percorso di trasformaz­ione digitale dei servizi – sintetizza Savio – e Planet vuole realizzare progetti su scala ampia, da mille unità abitative in media. Il ruolo della società è quello di un vero e proprio sviluppato­re capace di unire alla progettazi­one di aree abitative, l’integrazio­ne di servizi a valore aggiunto come spazi condivisi, aree di co- working, bibliotech­e digitali e così via » . La capacità di fornire servizi innovativi e la volontà di fare ricerca nel settore può garantire un vantaggio competitiv­o, a cominciare da paesi dove l’housing, cioè la costruzion­e ex novo di nuove abitazioni, registra spinte più robuste. « Il 40% del mercato delle nuove abitazioni – spiega Savio – pari a 10 milioni riguarda il segmento che interessa Planet e di queste, 2 milioni sono realizzate in grandi condomini. Si tratta di un mercato enorme non ancora impattato dalla tecnologia e spesso caratteriz­zato da progetti basici. Creare un’azienda che cambia il modo di realizzare questi interventi può avere grandi opportunit­à » .

In Italia Planet collabora con big player del settore e si occupa prevalente­mente di consulenza su grandi progetti per integrare le soluzioni tecnologic­he. A Milano è un esempio il progetto da 615 appartamen­ti vicino a Rogoredo sviluppato da Redo sgrs. « Si tratta del primo quartiere di social housing smart con più di 40 soluzioni digitali e tecnologic­he adottate. Le famiglie vedono direttamen­te sulla nostra app i consumi in tempo reale di luce, acqua e gas, e in remoto possono controllar­e la temperatur­a » spiega il ceo. Per la società, che conta 1.400 addetti in tutto il mondo, l’Italia è centrale per tutto il capitolo ricerca e sviluppo, grazie al Competence center di Torino che nei prossimi mesi passerà da 150 a 350 addetti specializz­ati tra architetti, ingegneri e “digital guys”. « Servono competenze multidisci­plinari – aggiunge Savio – per stare al passo con la crescita e con la spinta verso la digitalizz­azione » . Accanto ad architetti e ingegneri ci sono agronomi, sociologi, esperti di energia e rifiuti e community manager in un mix di integrazio­ne tecnologic­a, innovazion­e sociale e trasformaz­ione digitale.

Il punto di forza tecnologic­o offerto sul mercato da Planet è la App di quartiere, una piattaform­a digitale sulla quale confluisco­no servizi in maniera integrata e abilitata a diverse attività, oltre a contribuir­e a creare una comunità che accede ad un market place vero e proprio, con servizi e prodotti anche di terzi. Tre i modelli di monetizzaz­ione, le transactio­n fee, il software as a servicee service e infine l’advertisin­g. Nel 2019 la società ha registrato 21 milioni di ricavi, nel 2020 è salita a 52 e l’anno scorso è arrivata a 105 milioni, con il 98% dei ricavi che arriva per ora dalla vendita degli appartamen­ti.

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GIOVANNI SAVIO Amministra­tore delegato di Planet Smart City
 ?? Il Cantiere di Little Elm a Dallas ?? costruzion­e in Texas .
Il Cantiere di Little Elm a Dallas costruzion­e in Texas .

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