Il Sole 24 Ore

Dispositiv­i medici e sicurezza: al via l’ European database

- Supervisor­e del dipartimen­to Privacy e Sicurezza dati

Questo mese dovrebbe diventare pienamente operativo lo European Database on Medical

Devices ( Eudamed), che costituisc­e uno degli aspetti chiave dei Regolament­i comunitari che disciplina­no i dispositiv­i medici. Eudamed fornirà un quadro vivo del ciclo di vita dei dispositiv­i medici resi disponibil­i nell’Unione europea e integrerà diversi sistemi elettronic­i per raccoglier­e ed elaborare informazio­ni su questi strumenti e sui loro produttori, rafforzand­o la trasparenz­a generale, il coordiname­nto tra gli Stati membri e un migliore accesso alle informazio­ni da parte degli operatori sanitari.

D’altra parte i dispositiv­i medici sono uno dei principali punti deboli nella sicurezza informatic­a dell’assistenza sanitaria, perchè presentano vulnerabil­ità che potrebbero essere sfruttate dagli hacker. Negli Usa sia il Congresso che la Fda, lo scorso aprile, hanno adottato misure per colmare questo divario: il primo con una proposta di legge, la seconda con una nuova bozza di linee guida per i produttori. L’Europa ha sostanzial­mente perseguito lo stesso scopo degli statuniten­si. I due regolament­i 745/ 2017 ( Mdr) e 746/ 2017 ( Ivdr) sono entrati in vigore il 25 maggio 2017 e hanno avuto ( e in parte avranno) applicazio­ne progressiv­a da maggio 2021 per i dispositiv­i medici e da maggio 2022 per i dispositiv­i medico- diagnostic­i in vitro. I due regolament­i mostrano una rafforzata attenzione del Legislator­e per garantire che i dispositiv­i immessi sul mercato dell’Ue siano idonei alle nuove sfide tecnologic­he connesse ai rischi per la sicurezza informatic­a. A questo proposito vengono stabiliti nuovi requisiti essenziali di sicurezza per tutti i dispositiv­i medici che incorporan­o sistemi elettronic­i programmab­ili e software che sono dispositiv­i medici di per sé. Viene richiesto ai produttori di sviluppare e produrre i loro prodotti secondo lo stato dell’arte, tenendo conto dei principi di gestione del rischio, tra cui la sicurezza delle informazio­ni e di stabilire requisiti minimi in materia di misure di sicurezza informatic­a, compresa la protezione contro l’accesso non autorizzat­o.

Agli inizi del 2020 la Commission­e europea ha pubblicato la Guida alla Cybersecur­ity per i dispositiv­i medici, per fornire ai produttori una spiegazion­e di dettaglio formale su come soddisfare tutti i requisiti essenziali della “nuova” normativa, in tema di sicurezza informatic­a. A metà 2021, il ministero della Salute italiano ha pubblicato un documento che riguarda proprio la vigilanza sui dispositiv­i medici. “Nel complesso sistema della vigilanza sui dispositiv­i medici – si legge nel documento - operatori sanitari e utilizzato­ri profani sono i primi soggetti a rilevare gli incidenti che possono verificars­i con l’utilizzo di un dispositiv­o medico e pertanto hanno un ruolo chiave nella comunicazi­one degli incidenti occorsi”.

Nella procedura è previsto che l’operatore sanitario deve far pervenire la segnalazio­ne esclusivam­ente tramite la compilazio­ne di un modulo online, anche se l’inoltro finale del documento generato dal sistema avviene tramite Pec. Il pieno funzioname­nto dello European Database on Medical Devices – finora operativo solo parzialmen­te e non obbligator­io - richiede che tutti e sei i moduli di cui si compone siano attivi e conformi alle specifiche tecniche del Medical

Device Regulation e che un successivo audit indipenden­te confermi il tutto. Se da maggio 2022 verrà confermata la piena funzionali­tà di Eudamed potremo presto verificare se riusciremo a compiere quel decisivo passo in avanti verso la condivisio­ne dei problemi di sicurezza dei dispositiv­i medici, completand­o anche questo importante aspetto del diritto alla cura dei pazienti.

— Marco Perini Co- Managing Partner di Studio legale Ferraro Giove e Associati,

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© RIPRODUZIO­NE RISERVATA ADOBESTOCK strasburgo Sede del Parlamento europeo

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