Buia: il governo ha capito l’importanza del settore
« Passo giusto per evitare il blocco del Pnrr, servono ancora miglioramenti »
« Questa volta mi sento di dover dare atto al governo di aver capito l’importanza che in questo momento riveste il settore delle infrastrutture per il Pnrr, per la crescita dell’economia e per il Paese » . C’è soddisfazione nelle parole di Gabriele Buia, presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili, per le norme che riconoscono compensazioni per i maggiori costi sostenuti dagli appaltatori di opere pubbliche in seguito ai rincari dei materiali da costruzione e dell’energia. « Qualche miglioramento interpretativo delle norme è ancora possibile - dice Buia - soprattutto per evitare trappole nella fase operativa, ma le risorse messe a disposizione sono quelle necessarie per evitare di bloccare il Pnrr » .
Buia ha dato battaglia fino alla fine su diversi aspetti del decreto, in particolare sulla norma che riconosceva, nel testo originario, la compensazione all’appaltatore soltanto sull’ 80% dei maggiori costi accertati.
« Anche su questa norma - dice Buia - abbiamo trovato disponibilità al dialogo, tanto è che il governo alla fine ha alzato quella quota al 90%. Un riconoscimento importante dopo che per l’anno 2021 erano state soprattutto le
I punti critici su cui intervenire ancora la separazione netta Pnrr- altre opere e il general contractor
imprese ad accollarsi i maggiori oneri nati da una situazione di cui certamente non avevano responsabilità. Per il 2022 la situazione cambia notevolmente e ora speriamo che questo segnale possa davvero consentire di superare le situazioni di difficoltà che molte imprese vivono, anche drammaticamente, e dare uno slancio alla ripresa del settore » .
Nel corso dell’esame parlamentare, « l’Ance proporrà ancora al governo e al Parlamento ulteriori miglioramenti, soprattutto per evitare che qualche norma possa creare disturbo o problemi all’azione di ripartenza, magari per scarsa chiarezza » . Qualche giurista, anche nel governo, considera eccessiva la separazione operata dal decreto legge fra le opere Pnrr e le altre opere, ma non c’è dubbio che in questo momento il Pnrr è la priorità del governo. Un altro nodo è quello relativo ai general contractor: anche qui l’inserimento è avvenuto nella fase finale, ma il rischio è che la norma non si possa applicare ad alcune grandi opere ferroviarie in corso. Anche su questo punto Ance proporrà modifiche.
Ovviamente il decreto non risolverà tutte le difficoltà. « Per molte imprese - dice ancora Buia - la situazione resta davvero molto difficile, ma siamo fiduciosi che da queste norme possa venire un aiuto per la ripresa e per una situazione di maggiore equilibrio » .
Ora la sfida principale è « che si passi in fretta all’attuazione di queste norme e alla loro operatività, bisogna rapidamente tradurre queste norme in azioni concrete » .