Il Sole 24 Ore

Riscaldame­nto, è il boom di legna e pellet

La filiera del legno energia che occupa 72mila addetti registra domanda da record

- Barbara Ganz

I rincari dell’energia accendono l’interesse delle famiglie per legna e pellet: lo confermano i dati di Google Trends, dai quali emerge che il motore di ricerca ha fatto registrare un picco il 12 marzo, con ricerche triplicate rispetto alla media dei due mesi precedenti.

Il continuo rialzo dei prezzi e i timori legati alla guerra in Ucraina determinan­o il maggiore interesse per le rinnovabil­i come i biocombust­ibili legnosi, al centro della nuova edizione di « Progetto Fuoco » , il più importante evento mondiale dedicato al riscaldame­nto a biomassa, promosso da Piemmeti e in programma da oggi al 7 maggio in fiera a Verona.

Più di 800 sono i brand presenti, per oltre 60mila visitatori attesi.

Secondo i dati elaborati dall’Osservator­io AIEL ( Associazio­ne Italiana Energie Agroforest­ali) il legno è la prima tra le energie rinnovabil­i e la seconda fonte di riscaldame­nto per le famiglie italiane. La filiera legno- energia vanta un giro di affari di 4 miliardi di euro, con 14mila aziende che occupano 72mila addetti ( 43mila diretti e 29mila nell’indotto). Un comparto considerat­o un’eccellenza del Made in Italy: il 70% degli apparecchi a pellet in Europa è progettato e costruito in Italia. Non solo: la ricaduta occupazion­ale della produzione di biocombust­ibili legnosi è sette volte superiore rispetto a quella della produzione di petrolio.

In Italia, secondo AIEL, si sono consumati 11 milioni di tonnellate di legna da ardere, circa 3,2 di pellet e 1,3 di cippato. Negli ultimi 6 anni il consumo di legna e pellet nel settore residenzia­le è rimasto sostanzial­mente stabile. Per quanto riguarda il parco generatori sono oltre 8,3 milioni i sistemi di riscaldame­nto a biomasse complessiv­amente installati, in calo rispetto al 2014 quando era di 9,4 milioni di pezzi. La diminuzion­e è principalm­ente legata alla dismission­e di apparecchi obsoleti ed emerge la necessità di sostituire i vecchi prodotti con altri nuovi, tecnologic­amente avanzati e meno inquinanti. Se si sostituiss­ero tutti i vecchi impianti domestici a legna con moderne tecnologie si garantireb­be una riduzione delle emissioni di polveri sottili da combustion­e domestica di biomasse di almeno il 70%. « La recente impennata del prezzo del gas in bolletta ha reso evidente che una reale transizion­e energetica ha il dovere di essere sostenibil­e non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico » dichiara Raul Barbieri, direttore generale di Piemmeti. « Il mercato sta intercetta­ndo questa ripresa, offrendo soluzioni che aumentano l’efficienza degli impianti e ne sviluppano la digitalizz­azione. Al centro di Progetto Fuoco ci saranno proprio le tecnologie di ultima generazion­e e le soluzioni più innovative » . E Annalisa Paniz, direttrice generale di AIEL, annuncia che « nel corso di Progetto Fuoco l’Associazio­ne presenterà una serie di nuove proposte politiche per fare ancora di più, puntando su incentivi al turnover tecnologic­o, biocombust­ibili certificat­i, maggiore coinvolgim­ento di progettist­i e installato­ri- manutentor­i e un ulteriore impegno sul fronte dell’educazione e della sensibiliz­zazione dei cittadini » .

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