Bce: « Supportiamo qualsiasi progresso »
La gestione armonizzata delle crisi deve riguardare anche le banche più piccole
Qualsiasi progresso nella direzione di una garanzia unica europea dei depositi bancari, anche se tracciato da Bruxelles lungo un percorso a due tappe che richiederà svariati anni per arrivare al traguardo, è un passo nella giusta direzione e ha il « forte supporto » della Banca centrale europea/ Ssm. Purché l’obiettivo finale resti una garanzia unica europea e non più nazionale, perchè solo così si potrà spezzare il legame tra rischio bancarischio sovrano. Per la Bce, anche la gestione delle crisi bancarie è incompleta: risoluzione e liquidazione, il campo di azione del Single Resolution Board con procedure armonizzate europee, andrà esteso oltre le banche grandi con rischio sistemico.
La gestione armonizzata delle crisi dovrebbe riguardare per Bce/ Ssm anche le banche di dimensioni piccole e medie, quelle che si alimentano con la raccolta dei depositi e che possono danneggiare la stabilità finanziaria per via della carenza di strumenti per l’assorbimento delle perdite, come ha spiegato in un recente discorso il vicepresidente Luis de Guindos.
Edis ( European deposit insurance scheme), il sistema europeo di assicurazione dei depositi, è il terzo pilastro dell’Unione bancaria che manca e la sua realizzazione sta molto a cuore al supervisore unico per rafforzare ulteriormente il sistema bancario europeo. È però compito dei politici raggiungere un accordo e andare avanti.
I supervisori del Meccanismo di vigilanza unica, primo pilastro dell’Unione bancaria, guardano oltre Edis, spingono per una maggiore integrazione e armonizzazione con le fusioni e le acquisizioni transfrontaliere, con la circolazione di capitale e liquidità cross border. Dopo la grande crisi finanziaria del 2008, la crisi del debito sovrano 2011 e la crisi pandemica, lo scoppio della guerra in Ucraina è l’ennesima crisi che, in tempi ravvicinati dal picco Covid, sta rimettendo alla prova la resilienza del sistema bancario europeo. Garanzia unica sui depositi e liquidazione unica per la gestione delle crisi di tutte le banche sono passi necessari per la Bce.
Edis si è arenata per anni proprio perché alcuni Paesi europei, Germania soprattutto, hanno ostacolato la garanzia unica sui depositi per evitare che una crisi più acuta in un Paese più rischioso di altri ( un sistema bancario nazionale più esposto all’alto rischio sovrano del proprio paese o con più sofferenze) possa oltrepassare i confini nazionali per attingere alle risorse di un bacino europeo, facendo pagare il conto dei sistemi più rischiosi ai sistemi con meno rischi. La posizione della Germania è nota: prima di aumentare la condivisione dei rischi, i rischi vanno ridotti dove eccessivi, tra NPLs e titoli di Stato. Il ministero delle Finanze tedesco, contattato ieri dal Sole24Ore, ha commentato: « L’Unione Bancaria è di centrale importanza per rafforzare la stabilità finanziaria europea, così come per proteggere i contribuenti e la competitività delle banche. Vogliamo vedere dei progressi in questo senso e intendiamo giocare un ruolo costruttivo nei negoziati in corso. Per ottenere dei progressi, c’è bisogno di un pacchetto completo ed equilibrato. Nell’ambito di questo pacchetto, siamo pronti a creare una riassicurazione europea per i sistemi nazionali di assicurazione dei depositi , e con certi prerequisiti. Uno di questi è il mantenimento del funzionamento dei Sistemi di protezione istituzionale - con il chiaro obiettivo di evitare ulteriori oneri finanziari sulle banche di piccole e medie dimensioni appartenenti a questi Institutional Protection Schemes. Inoltre, devono essere concordati passi per limitare in maniera efficace il nexus banche- rischio sovrano » .
Berlino: « Serve un pacchetto completo ed equilibrato, giocheremo un ruolo costruttivo nei negoziati »