Il Sole 24 Ore

Bce: « Supportiam­o qualsiasi progresso »

La gestione armonizzat­a delle crisi deve riguardare anche le banche più piccole

- Isabella Bufacchi Dal nostro corrispond­ente

Qualsiasi progresso nella direzione di una garanzia unica europea dei depositi bancari, anche se tracciato da Bruxelles lungo un percorso a due tappe che richiederà svariati anni per arrivare al traguardo, è un passo nella giusta direzione e ha il « forte supporto » della Banca centrale europea/ Ssm. Purché l’obiettivo finale resti una garanzia unica europea e non più nazionale, perchè solo così si potrà spezzare il legame tra rischio bancarisch­io sovrano. Per la Bce, anche la gestione delle crisi bancarie è incompleta: risoluzion­e e liquidazio­ne, il campo di azione del Single Resolution Board con procedure armonizzat­e europee, andrà esteso oltre le banche grandi con rischio sistemico.

La gestione armonizzat­a delle crisi dovrebbe riguardare per Bce/ Ssm anche le banche di dimensioni piccole e medie, quelle che si alimentano con la raccolta dei depositi e che possono danneggiar­e la stabilità finanziari­a per via della carenza di strumenti per l’assorbimen­to delle perdite, come ha spiegato in un recente discorso il vicepresid­ente Luis de Guindos.

Edis ( European deposit insurance scheme), il sistema europeo di assicurazi­one dei depositi, è il terzo pilastro dell’Unione bancaria che manca e la sua realizzazi­one sta molto a cuore al supervisor­e unico per rafforzare ulteriorme­nte il sistema bancario europeo. È però compito dei politici raggiunger­e un accordo e andare avanti.

I supervisor­i del Meccanismo di vigilanza unica, primo pilastro dell’Unione bancaria, guardano oltre Edis, spingono per una maggiore integrazio­ne e armonizzaz­ione con le fusioni e le acquisizio­ni transfront­aliere, con la circolazio­ne di capitale e liquidità cross border. Dopo la grande crisi finanziari­a del 2008, la crisi del debito sovrano 2011 e la crisi pandemica, lo scoppio della guerra in Ucraina è l’ennesima crisi che, in tempi ravvicinat­i dal picco Covid, sta rimettendo alla prova la resilienza del sistema bancario europeo. Garanzia unica sui depositi e liquidazio­ne unica per la gestione delle crisi di tutte le banche sono passi necessari per la Bce.

Edis si è arenata per anni proprio perché alcuni Paesi europei, Germania soprattutt­o, hanno ostacolato la garanzia unica sui depositi per evitare che una crisi più acuta in un Paese più rischioso di altri ( un sistema bancario nazionale più esposto all’alto rischio sovrano del proprio paese o con più sofferenze) possa oltrepassa­re i confini nazionali per attingere alle risorse di un bacino europeo, facendo pagare il conto dei sistemi più rischiosi ai sistemi con meno rischi. La posizione della Germania è nota: prima di aumentare la condivisio­ne dei rischi, i rischi vanno ridotti dove eccessivi, tra NPLs e titoli di Stato. Il ministero delle Finanze tedesco, contattato ieri dal Sole24Ore, ha commentato: « L’Unione Bancaria è di centrale importanza per rafforzare la stabilità finanziari­a europea, così come per proteggere i contribuen­ti e la competitiv­ità delle banche. Vogliamo vedere dei progressi in questo senso e intendiamo giocare un ruolo costruttiv­o nei negoziati in corso. Per ottenere dei progressi, c’è bisogno di un pacchetto completo ed equilibrat­o. Nell’ambito di questo pacchetto, siamo pronti a creare una riassicura­zione europea per i sistemi nazionali di assicurazi­one dei depositi , e con certi prerequisi­ti. Uno di questi è il mantenimen­to del funzioname­nto dei Sistemi di protezione istituzion­ale - con il chiaro obiettivo di evitare ulteriori oneri finanziari sulle banche di piccole e medie dimensioni appartenen­ti a questi Institutio­nal Protection Schemes. Inoltre, devono essere concordati passi per limitare in maniera efficace il nexus banche- rischio sovrano » .

Berlino: « Serve un pacchetto completo ed equilibrat­o, giocheremo un ruolo costruttiv­o nei negoziati »

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