« Ripartono i cantieri, della Pedemontana, al via la Cremona Mantova »
Presidente della Regione Lombardia
Non solo Milano: la riqualificazione del territorio porta investimenti nelle infrastrutture regionali. « Il Piano Lombardia prevede 2,2 miliardi di finanziamenti per reti di trasporto e nuove opere » , spiega il presidente della Lombardia
Attilio Fontana, che dopo due anni di pandemia torna a parlare della necessità di migliorare i collegamenti.
Si torna a parlare di infrastrutture, non solo di sanità. Da dove riparte la Regione?
« Non ci siamo mai fermati in realtà, abbiamo un piano che sta permettendo la manutenzione di ponti e viadotti e già guardiamo alle opere che saranno necessarie per le Olimpiadi invernali del 2026, come la variante di Tirano e il completamento della variante di Sondrio » .
C’è una grande nota dolente in Lombardia, la Pedemontana. Ora che è passata sotto il controllo diretto della Regione, che cosa ne farete?
« Ripartiamo con i cantieri finalmente, la gara per le tratte B e C è stata assegnata » .
State rivedendo il percorso, riducendolo?
« Sì confermiamo questa impostazione, per rispettare la sostenibilità del piano finanziario. Ma rinunceremo solo agli ultimi 15 chilometri perché la strada può comunque immettersi nel sistema delle tangenziali milanesi o entrare nella Milano- Bergamo » .
Ci sono altri grandi opere da progettare?
« Spenderemo 1,2 miliardi per realizzare la Mantova- Cremona, lunga 80 chilometri, per cui stiamo definendo i rapporti con il concessionario. È una risposta ad un territorio con minori collegamenti. Qui c’è anche una parte che dovrebbe essere realizzata dallo Stato, dovremo capire come interagire » .
La maggior parte delle risorse andranno comunque all’edilizia sanitaria.
Abbiamo a disposizione 1,2 miliardi per l’edilizia sanitaria, di cui 800 milioni di fondi regionali e il resto del Pnrr. Dobbiamo realizzare entro il 2024 210 case di comunità e 70 ospedali.
Il 2024 è una data molto ravvicinata. A che punto siamo?
« Per ora abbiamo inaugurato 17 case di comunità e 2 ospedali » .
Sostenete i programmi di rigenerazione urbana dei comuni?
« Noi sosteniamo tutte le città, non solo Milano, con un programma da 170 milioni di fondi europei, spalmati su 14 città con più di 50mila abitanti. A questo si aggiungono 200 milioni di fondi regionali per i centri più piccoli.
Lei, come il sindaco Sala, ha polemizzato sul fatto che il Pnrr andasse prevalemente al Sud. Alla fine, con i progetti in corso, sostiene ancora la stessa cosa?
« È ancora un rischio. Ma io non contesto che più della metà dei fondi vadano al Sud. Critico invece il cosiddetto algoritmo della “vulnerabilità”, che sbilancia quasi tutto a favore del Sud partendo da considerazioni complesse sulle condizioni sociali. Spero venga cancellato » .