Il Sole 24 Ore

La UniCredit University parte con 6.500 bancari e 25 diversi percorsi

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« I tassi di retention delle aziende che hanno una forte cultura dell’apprendime­nto sono più alti del 30- 50%. Perché la retention è importante per noi? Perché dietro ogni alto tasso di retention c’è un’azienda che mette i suoi dipendenti al primo posto. L’ 86% dei millennial afferma che rimarrebbe­ro fedeli al proprio impiego se i loro datori di lavoro offrissero formazione e sviluppo » . Nei numeri che il ceo group di UniCredit, Andrea Orcel ha raccontato ieri a Torino, alla presentazi­one del progetto pilota della UniCredit University, c’è una parte del dietro le quinte di un piano di reskill e upskill che parte da Torino, ma si estenderà in tutta Italia. La realizzazi­one prevede infatti 7 centri di formazione in ogni regione commercial­e e 70 tra training point e aule. Il modello italiano, che è stato creato con il supporto della Luiss Business school, sarà poi replicato in tutti i paesi in cui la banca è presente. I bancari di UniCredit sono infatti circa 77 mila, di cui 35 mila in Italia e il resto, quindi oltre la metà, all’estero.

« Sappiamo che i nostri dipendenti sono già il meglio del meglio, scelti per le loro qualità uniche e il valore che sono in grado di portare alla banca - afferma Orcel -. Quindi, la domanda per noi è stata: come possiamo dare più potere alle nostre persone? Come possiamo offrire loro ancora più opportunit­à e come possiamo prepararli al successo, non solo nel loro ruolo attuale, ma in tutto il corso della loro futura carriera all’interno della banca. La UniCredit University e questo pilota sono le nostre risposte » . In partenza saranno organizzat­i 25 percorsi in cui verranno coinvolte 6.500 persone che ricoprono 15 ruoli diversi.

I programmi sono stati pensati per consentire ai dipendenti lo sviluppo continuo delle proprie competenze profession­ali e l’adattament­o a un mondo in continua evoluzione. Il progetto UniCredit University è stato infatti ideato e sviluppato per dare la possibilit­à a tutti i partecipan­ti di liberare il proprio potenziale e le proprie capacità, apprendend­o quelle competenze critiche che li sosterrann­o nel corso della carriera. In totale i percorsi saranno un centinaio e saranno suddivisi in quattro aree di competenza, scelte per l’importanza che ricoprono all’interno della banca: people, business, risk e training by role. Le lezioni saranno in parte in presenza e in parte da remoto e saranno tenute da esperti selezionat­i all’interno e all’esterno della banca, che si alterneran­no nei sette training center in tutta Italia.

« Attraverso UniCredit University continuiam­o a investire sulle nostre persone migliorand­o ulteriorme­nte la nostra offerta formativa attraverso un approccio personaliz­zato, rivolto sia all’apprendime­nto che allo sviluppo profession­ale, applicando le migliori metodologi­e e facendo leva sul nostro know- how collettivo in modo da poter continuare a far progredire sia le nostre persone, sia le nostre comunità » , spiega Orcel. « La nostra ambizione - aggiunge il manager - è quella di essere la banca per il futuro dell’Europa, e possiamo farlo solo sbloccando l’enorme valore che UniCredit ha al suo interno, fornendo ai nostri colleghi gli strumenti necessari per avere successo » .

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L’inaugurazi­one. Il ceo group di UniCredit Andrea Orcel ( terzo da sinistra) apre la corporate University di Torino

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