Bnl, impieghi e depositi in salita nel trimestre
Per la capogruppo Bnp utile netto in crescita del 19,2% a 2,1 miliardi
La diversificazione del gruppo, unita alla gestione prudente dei rischi, spinge i conti di Bnp Paribas che chiude il primo trimestre con « un’ottima performance » per dirla con le parole dell’ad, Jean- Laurent Bonnafé. Mentre Bnl conferma la dinamicità dell’attività commerciale con impieghi in crescita del 2,1%, rispetto allo stesso periodo del 2021, e del 4,4% sul perimetro al netto dei crediti deteriorati.
L’istituto guidato da Elena Goitini registra poi un aumento dei depositi (+ 8,5%), con un incremento in tutti i segmenti di clientela. Sale poi la raccolta indiretta che segna un balzo del 3,9%, sostenuta dall’assicurazione vita (+ 6,6% sull’anno prima). E risulta altresì in crescita la raccolta netta del private banking ( 0,9 miliardi).
La banca sta portando avanti la trasformazione del modello operativo, con la messa in pista delle prime fasi dell’outsourcing di alcune attività informatiche, per accelerare il cambio di passo digitale, migliorare la qualità del servizio e ottimizzare i costi.
Tornando ai numeri, Bnl archivia poi i primi tre mesi dell’anno con un calo del margine di intermediazione (- 3,1%), a perimetro storico, e dell’ 1,9%, a perimetro costante. Mostra
Il governo chiede ragguagli in merito alla cessione del ramo d’azienda del back office ad Accenture
un rallentamento poi anche il margine di interesse, che si contrae del 4,3%, per via dell’impatto persistente dei tassi bassi. E le commissioni registrano un decremento dell’ 1,4%, a perimetro storico, e dell’ 1,6%, a perimetro costante.
I costi operativi diminuiscono poi dell’ 1% e si attestano a 454 milioni, a perimetro storico, mentre fanno segnare un aumento dello 0,8% a perimetro costante. Il risultato lordo di gestione tocca quota 201 milioni, con un calo del 7,6% rispetto al primo trimestre del 2021. E arretra anche l’utile netto che è pari a 65 milioni, in calo del 33,8% se confrontato con il dato dei primi tre mesi dello scorso anno.
Quanto alla capogruppo transalpina, l’utile netto di gruppo sale a 2,1 miliardi in crescita del 19,2% rispetto allo stesso periodo 2021. Il margine di intermediazione, pari a 13,2 miliardi, cresce invece dell’ 11,7 per cento rispetto al trimestre di confronto. I costi operativi si attestano a 9,65 miliardi, in salita del 12,3% anche per un significativo aumento del contributo stimato al fondo unico di risoluzione. Il costo del rischio, pari a 456 milioni di euro, diminuisce del 49,1% rispetto al primo trimestre 2021 e si attesta a 20 punti base in rapporto agli impieghi a clientela. A fine trimestre, il Common Equity Tier 1 - ammonta al 12,4 per cento.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Radiocor, il governo sarebbe poi intervenuto sulla partita della cessione del ramo d’azienda del back office di Bnl ad Accenture. L’esecutivo avrebbe chiesto informazioni integrative in merito al trattamento dei dati personali dei clienti nell’ambito della procedura sul golden power. Rilievi ai quali l’istituto avrebbe già risposto a stretto giro. Tali cessioni, come quella già messa in pista con Capgemini, rientrano tra le operazioni che devono essere segnalate ai sensi della normativa sui poteri speciali.