Covid, casi in lento calo Antivirali a 37mila italiani
La curva dei contagi continua a calare lentamente con i casi ogni 100mila abitanti - avverte l’ultimo report dell’Iss - scesi da 699 a 559 e l’Rt a 0,96 che resta sostanzialmente stabile. Ma la buona notizia è che i ricoveri non crescono: le terapie intensive si stanno svuotando - al momento ci sono 363 pazienti gravi - e anche gli altri ricoveri sono sotto quota 10mila ( 9.164).
Intanto sono oltre 37mila ( 37.203) i pazienti Covid curati a casa con le pillole di Merck ( molnupiravir) e di Pfizer ( nirmatrelvir- ritonavir). Dall’ultimo report dell’Aifa aggiornato al 3 maggio emerge che finora il numero di trattamenti con il primo antivirale risultano 24.779 e quelli con il secondo 12.424: in confronto a due settimane fa l’aumento è rispettivamente del 20% e del 35 per cento. Ma restringendo il campo agli ultimi 7 giorni, per la pillola di Merck le richieste sono state in totale 1.745, cioè il 21,85% in meno rispetto ai 7 giorni precedenti. Per l’antivirale di Pfizer si registrano invece 1.267 nuove prescrizioni settimanali, con un calo più contenuto (- 17,99%). In poco più di 10 giorni sono stati poi soltanto 280 i trattamenti con antivirali dispensati nelle farmacie. Dal 21 aprile infatti, il medico di base può prescrivere l’antivirale orale di Pfizer e il paziente può ritirarlo direttamente nella farmacia sotto casa. Ma le prescrizioni sono ancora al lumicino rispetto alle attese anche perché la platea dei possibili beneficiari di questi farmaci è molto ristretta: per ora sono indicati solo per i pazienti con patologie gravi e vanno dispensati entro 5 giorni dal contagio in caso di malattia leggera che potrebbe però diventare severa.