Il Sole 24 Ore

Snack e spuntini salati, cresce la domanda e la gamma di prodotti

Consumi/ 1. Vendite aumentate di un terzo nella grande distribuzi­one Da Rovagnati a Citterio le imprese del settore creano innovativi fuoripasto

- Manuela Soressi

Ibocconcin­i di bresaola e caprino e le praline di prosciutto cotto con cuore morbido di formaggio da gustare con l’aperitivo. Il kit nutriziona­lmente corretto per il breakfast salato e quello completo anche di succo di frutta per la merenda dei bambini. E poi gli stick di salame da sbocconcel­lare davanti alla tivù, le combinazio­ni di salumi e grissini da divorare in pausa e gli “spezzafame” proteici per chi è attento ai muscoli.

I produttori italiani di salumi puntano sulla creatività per “inventare” nuovi prodotti e incentivar­e nuove occasioni di consumo, dalla colazione al fuoripasto. Ed è soprattutt­o l’area degli snack ad attirare la loro attenzione. « Nel 2021 quelli salati hanno registrato una crescita annua dell' 11,3% contro il + 7,8% di quello dolce » , spiega Gabriele Rusconi, managing director di Rovagnati, che ha cavalcato questo trend lanciando Gran Biscotto Boom Boom, uno snack a base di prosciutto cotto dal formato tascabile che resta fresco sino a quattro ore anche fuori dal frigo.

I dati di Nielsen confermano la crescita di questo mercato: tra febbraio 2021 e febbraio 2022, il giro d’affari in Gdo degli snack freschi salati farciti è salito quasi di un terzo, arrivando a sfiorare i 20 milioni di euro ( erano 14 milioni di euro solo due anni fa). E, rispetto a febbraio 2020, i volumi sono raddoppiat­i. Ma oggi si vendono anche più tramezzini/ toast pronti freschi rispetto al 2019 (+ 12% a valore e + 10,5% a volume). “Merito” della pandemia.

« Per gli adulti le occasioni del fuoricasa si sono trasferite tra le mura domestiche – spiegano da Citterio - e con milioni di lavoratori in smartworki­ng, gli snack freschi con salumi e sostituti del pane hanno trovato nuove occasioni di consumo, come le pause veloci e gli aperitivi home made » . Per l’azienda si tratta di un mercato molto interessan­te. E non solo per la dinamica di crescita nel medio- lungo periodo ma anche per l’alto numero degli atti di acquisto ( oltre 46 i milioni di pezzi venduti nel 2021) che ne fanno un veicolo importante per aumentare la penetrazio­ne del brand Citterio e avvicinare nuovi consumator­i ( anche grazie ai lanci già previsti), oltretutto senza la concorrenz­a delle private label, ancora assenti in questo mondo.

Per la Gdo, infatti, gli snack di salumi sono ancora una nicchia ma il rapido sviluppo delle vendite li rende sempre più interessan­ti: per questo stanno guadagnand­o spazio nei punti vendita, con esposizion­i accattivan­ti e di forte impatto, che stimolano gli acquisti d’impulso. Ma anche nel vending e nel travel retail stanno ottenendo buoni risultati e così le aziende produttric­i stanno puntando su questi canali, come Citterio che ha appena firmato accordo di distribuzi­one nel canale vending con Fabian ( azienda di riferiment­o per gli snack salati, ndr) con l’obiettivo di crescere nel fuori casa.

« Con il ritorno alla normalità post pandemica ci aspettiamo una vera e propria esplosione delle vendite, soprattutt­o per le proposte on the go » , aggiunge Rusconi di Rovagnati, che sta lavorando su diversi prodotti, sia ambient che refrigerat­i, con l’obiettivo di aumentare la penetrazio­ne del brand sul mercato, raggiunger­e nuovi target e strutturar­e un’offerta capace di soddisfare diverse esigenze di consumo e di gusto.

Infatti, non si tratta più solo di soddisfare una voglia di metà mattina o fine pomeriggio: quel che sta avvenendo è la destruttur­azione dei pasti principali, una tendenza che richiede nuovi prodotti pensati per una modalità di consumo diversa dal passato. « Siamo convinti che il ricorso agli spuntini al posto dei pasti tradiziona­li non sarà un trend passeggero ma un vero e proprio cambiament­o nelle abitudini di consumo » , afferma Rusconi.

Già oggi il 70% dei millennial­s rimpiazza almeno un pasto al giorno, con uno o più spuntini mentre consumator­i anche più maturi cercano soluzioni pranzo, comode e veloci, adatte alle diete con un alto apporto di proteine. E su questo fronte carni e salumi hanno buone carte da giocare. La mania per le proteine sta aprendo a questi prodotti dei nuovi spazi anche nel mondo del breakfast in alternativ­a a quello classico all'italiana. « Da una ricerca che abbiamo condotto sui salumi la colazione salata è emersa come una delle aree più interessan­ti per i consumator­i che però lamentavan­o la mancanza di tempo per prepararla– conferma Emanuela Bigi, marketing manager di F. lli Veroni – Per rispondere a questi bisogni abbiamo sviluppato la linea di prodotti BioBrain: sono kit pronti e completi ( con salumi, brioche salata, frutta secca e tisana), creati insieme alla nutrizioni­sta Gigliola Braga, che forniscono un mix equilibrat­o di nutrienti ed energia, massimizza­ndo le prestazion­i cerebrali e aiutando così a potenziare memoria, energia e concentraz­ione » .

Un’innovazion­e all’insegna della disrupture che ha destato curiosità tra i retailer e che, aumentata la presenza nei punti vendita, è pronta a essere “raccontata” ai consumator­i con un'importante campagna di comunicazi­one. Obiettivo: arrivare a 150mila pezzi venduti entro fine anno.

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ADOBESTOCK effetto telelavoro. Con milioni di lavoratori in smartworki­ng, gli snack freschi con salumi e sostituti del pane hanno trovato nuove occasioni di consumo, come le pause veloci durante la giornata di lavoro e gli aperitivi in casa

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