Il Sole 24 Ore

Anche attraverso l’intelligen­za artificial­e

Il notariato si offre per costituire una banca dati centralizz­ata

- Nino Amadore

La creazione di un datawareho­use sul modello di quanto fatto dai colleghi spagnoli. È il cantiere aperto dai notai italiani rilanciato ieri nel corso del convegno « Il metodo Follow the money: come si combatte il riciclaggi­o » , uno degli appuntamen­ti della tre giorni organizzat­a dal Consiglio nazionale del Notariato, in collaboraz­ione con la Fondazione italiana del Notariato e il Consiglio notarile di Palermo e con la partecipaz­ione della Fondazione Circolo dei lettori e di Sellerio Editore.

Ricorrendo il trentennal­e delle stragi di Capaci e via D’Amelio, i notai italiani « hanno ritenuto doveroso far sentire la propria presenza proponendo una profonda riflession­e sulla legalità, l’etica e la deontologi­a » .

Il convegno è stata l’occasione per rilanciare alcune questioni. Una è quella che riguarda l’accesso al Registro dei titolari effettivi che diventerà operativo nelle prossime settimane ma pienamente fruibile, si ipotizza, entro fine anno. « Chiediamo – ha detto Vincenzo Gunnella, consiglier­e nazionale del Notariato, coordinato­re della Commission­e antiricicl­aggio – che il Registro sia consultabi­le dai notai e dai profession­isti impegnati nella lotta al riciclaggi­o in modo gratuito se e nei limiti in cui la consultazi­one dovesse essere resa obbligator­ia. Nel caso in cui le risultanze non siano credibili, si pone il problema di determinar­e le modalità di segnalazio­ne dell’inattendib­ilità » .

Altra questione riguarda il progetto che si ispira a quello dei notai spagnoli considerat­o un’assoluta eccellenza dal Gafi, il Gruppo d’azione finanziari­a internazio­nale, e prevede la creazione di una datawareho­use nella quale far confluire tutti i dati degli atti dei notai d’Italia e, grazie all’intelligen­za artificial­e, mettere insieme elementi importanti ai fini della individuaz­ione delle anomalie che, normalment­e, al singolo notaio possono sfuggire. « Offriamo – spiega ancora Gunnella – la creazione di una struttura dedicata a un organismo centralizz­ato di prevenzion­e che abbia funzione di supporto ai notai nella analisi, valutazion­e del rischio e inoltro delle segnalazio­ni in materia di antiricicl­aggio. Supporto e non sostituzio­ne; infatti la segnalazio­ne verrebbe fatta in nome, per conto e sotto la responsabi­lità del notaio anche se in maniera anonimizza­ta » .

Intanto il 18 maggio entra in vigore il regolament­o degli agenti sulle criptovalu­te, su cui il giudizio dei notai è positivo: « Ci consente di verificare – dicono – la tracciabil­ità delle operazioni in criptovalu­te collegate agli atti notarili e auspichiam­o che anche il prossimo regolament­o Ue sulla materia, sia coerente con quanto l’Italia ha già stabilito con la sua normativa che costituisc­e un esempio pioneristi­co » .

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