Il frazionamento agevolato non esclude ulteriori bonus
Un contribuente ha acquistato nel 2021 una villetta in comproprietà con il fratello, realizzando lavori propedeutici al frazionamento della stessa in due unità immobiliari distinte. Per tali interventi è stata presentata all’agenzia delle Entrate la comunicazione di cessione del credito alla banca, pari al 50% dell’importo complessivo di 96mila euro. Terminati i lavori di frazionamento, sempre nel 2021, ciascun proprietario, dopo essersi intestato la propria unità abitativa con autonoma identificazione catastale, effettua lavori di ristrutturazione all’interno della sua proprietà. In relazione a tali interventi, autorizzati da due distinti titoli edilizi, uno per ciascuna unità, i singoli proprietari possono fruire del bonus del 50% e cederlo alla propria banca?
M. A. - SALERNO
La risposta è positiva, posto che non paiono sussistere impedimenti all’utilizzo della detrazione del 50% delle spese di recupero del patrimonio edilizio, ex articolo 16– bis del Tuir ( Dpr 917/ 1986), in relazione alle due nuove unità immobiliari nate dal frazionamento dell’unità precedente, e considerato che vengono presentati due nuovi titoli edilizi, uno per ciascuna nuova unità. Si fa presente che il limite di spesa di 96mila euro « è annuale e riguarda il singolo immobile » ( circolare 7/ E/ 2021, pagina 310, e circolare 17/ E/ 2015, risposta 3.2). Essendo ammessa la detrazione, si potrà quindi optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura ex articolo 121 del Dl 34/ 2020 ( decreto Rilancio).