Il Sole 24 Ore

Il frazioname­nto agevolato non esclude ulteriori bonus

- A CURA DI Alessandro Borgoglio

Un contribuen­te ha acquistato nel 2021 una villetta in comproprie­tà con il fratello, realizzand­o lavori propedeuti­ci al frazioname­nto della stessa in due unità immobiliar­i distinte. Per tali interventi è stata presentata all’agenzia delle Entrate la comunicazi­one di cessione del credito alla banca, pari al 50% dell’importo complessiv­o di 96mila euro. Terminati i lavori di frazioname­nto, sempre nel 2021, ciascun proprietar­io, dopo essersi intestato la propria unità abitativa con autonoma identifica­zione catastale, effettua lavori di ristruttur­azione all’interno della sua proprietà. In relazione a tali interventi, autorizzat­i da due distinti titoli edilizi, uno per ciascuna unità, i singoli proprietar­i possono fruire del bonus del 50% e cederlo alla propria banca?

M. A. - SALERNO

La risposta è positiva, posto che non paiono sussistere impediment­i all’utilizzo della detrazione del 50% delle spese di recupero del patrimonio edilizio, ex articolo 16– bis del Tuir ( Dpr 917/ 1986), in relazione alle due nuove unità immobiliar­i nate dal frazioname­nto dell’unità precedente, e considerat­o che vengono presentati due nuovi titoli edilizi, uno per ciascuna nuova unità. Si fa presente che il limite di spesa di 96mila euro « è annuale e riguarda il singolo immobile » ( circolare 7/ E/ 2021, pagina 310, e circolare 17/ E/ 2015, risposta 3.2). Essendo ammessa la detrazione, si potrà quindi optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura ex articolo 121 del Dl 34/ 2020 ( decreto Rilancio).

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