Il Sole 24 Ore

Portolano al Copasir, faro sulla propaganda di Putin

- — M. Lud.

Azione di propaganda internazio­nale, non solo tentativi di ingerenza . La missione russa durante il governo presieduto da Giuseppe Conte viene riletta al Copasir con i responsabi­li militari del coordiname­nto e controllo dei movimenti degli uomini di Mosca sul nostro territorio. Ieri è stato sentito il generale Luciano Portolano, oggi segretario generale della Difesa, allora numero uno del Coi ( comando operativo interforze). L’analisi fatta da Portolano, molto apprezzata dai componenti del Copasir, consente di dare una nuova luce a una dinamica vista allora come una pressante offerta di sostegno all’Italia. I russi, è già emerso, avevano necessità di informazio­ni scientific­he per il loro vaccino, lo Sputnik. Ma la chiave di lettura più efficace adesso è tutta politica: Mosca ha potuto esibire la sua forza e spingere sulle linee di forza e di influenza di una serie di riferiment­i, concreti e potenziali, in Italia: politici, economici, strategici. Di più: Mosca allora ha potuto dimostrare la forza di riuscire a mandare in giro carri e aerei militari in un paese di solida fede Nato come l’Italia. È la propaganda di Putin, oggi davanti agli occhi di tutto il mondo. Un tema, quest’ultimo, oggetto di un’attività specifica del Copasir. Oggi sarà sentito il direttore dell’Aisi, Mario Parente. Ma l’indagine del comitato andrà avanti oltre le altre audizioni già calendariz­zate, l’ad Rai Fuortes e il presidente Agcom Lasorella. Si preannunci­a così una relazione finale al Parlamento. Benché epurato dalle parti segrete, un documento sulla disinforma­zione e l’influenza russa e cinese esercitata in Italia, compresi i media, può fare rumore.

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