Il Sole 24 Ore

Meno burocrazia per la transizion­e italiana al digitale

L’intervista. Marco Gay Presidente Anitec- Assinform

- Andrea Biondi

« Il Pnrr rappresent­a una straordina­ria opportunit­à. Per questo motivo va fatto tutto il possibile perché il processo vada a buon fine » . Il che vuol dire « evitare complicazi­oni e lungaggini burocratic­he » , ma, se necessario, anche « aggiornare la visione. Non stravolger­e, ma tener conto di un quadro di contesto trasformat­osi di recente e che incide sulle prospettiv­e di crescita e sull’operativit­à stessa delle imprese. Per farlo è necessario il coinvolgim­ento delle aziende » . Così Marco Gay, 46 anni, confermato per un biennio alla guida di Anitec- Assinform, l’associazio­ne di Confindust­ria che raggruppa le imprese dell’Ict.

« Rispetto al momento in cui si è iniziato a lavorare al Pnrr – spiega Gay – parlando di innovazion­e ci sono ambiti che si sono evoluti e che per questo meriterebb­ero forse una maggiore attenzione nell’ambito delle politiche di sviluppo dell’industria 4.0. Penso all’intelligen­za artificial­e, alla blockchain, al cloud, all’Internet delle cose e alla cybersecur­ity. È in questa chiave che vedrei opportuno un aggiorname­nto e una rimodulazi­one del Pnrr » . Tutto questo partendo sempre dall’assunto che i vizi italici discendent­i da lungaggini e burocrazia dovranno essere tenuti lontani. Pena la perdita di un’occasione per un Paese che Gay dice di aver visto, nei suoi precedenti 4 anni alla guida dell’associazio­ne, « crescere sotto il profilo della digitalizz­azione. Forse più per trauma che per reale comprensio­ne delle opportunit­à. Perché la pandemia ha portato a un’accelerazi­one in due anni che diversamen­te sarebbe arrivata in 5- 7 anni. Va detto – puntualizz­a Gay – che il percorso è partito nel 2016, con il piano Industria 4.0 che ha rimesso la tecnologia al centro della politica industrial­e » . Si poteva sperare di andare più veloci? « Credo di sì. A ogni modo c’è da fare i conti con un necessario sforzo di comprensio­ne e di visione che è stato fatto e che prosegue » . Del resto, « le imprese devono adattarsi e cogliere le opportunit­à date dall’innovazion­e, perdipiù in un contesto reso maggiormen­te fragile e incerto dalla guerra in Ucraina. Il digitale sarà essenziale per sostenerne la competitiv­ità e aumentarne la produttivi­tà » . In questo quadro, il percorso di crescita legato all’innovazion­e è per Gay indissolub­ilmente connesso alla questione competenze. Di mancanza di manodopera si sta parlando tanto in questo periodo riguardo alla realizzazi­one delle reti, ma la disponibil­ità di competenze digitali è un tema cruciale per il settore Ict. « Il nostro comparto ricerca figure con competenze digitali di base e specialist­iche che oggi fa fatica a reperire. Affrontare questa questione è imprescind­ibile per assicurare l’attuazione del Pnrr e la trasformaz­ione digitale del nostro sistema produttivo » .

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Anitec- Assinform MARcO GAy Presidente

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