Meno burocrazia per la transizione italiana al digitale
L’intervista. Marco Gay Presidente Anitec- Assinform
« Il Pnrr rappresenta una straordinaria opportunità. Per questo motivo va fatto tutto il possibile perché il processo vada a buon fine » . Il che vuol dire « evitare complicazioni e lungaggini burocratiche » , ma, se necessario, anche « aggiornare la visione. Non stravolgere, ma tener conto di un quadro di contesto trasformatosi di recente e che incide sulle prospettive di crescita e sull’operatività stessa delle imprese. Per farlo è necessario il coinvolgimento delle aziende » . Così Marco Gay, 46 anni, confermato per un biennio alla guida di Anitec- Assinform, l’associazione di Confindustria che raggruppa le imprese dell’Ict.
« Rispetto al momento in cui si è iniziato a lavorare al Pnrr – spiega Gay – parlando di innovazione ci sono ambiti che si sono evoluti e che per questo meriterebbero forse una maggiore attenzione nell’ambito delle politiche di sviluppo dell’industria 4.0. Penso all’intelligenza artificiale, alla blockchain, al cloud, all’Internet delle cose e alla cybersecurity. È in questa chiave che vedrei opportuno un aggiornamento e una rimodulazione del Pnrr » . Tutto questo partendo sempre dall’assunto che i vizi italici discendenti da lungaggini e burocrazia dovranno essere tenuti lontani. Pena la perdita di un’occasione per un Paese che Gay dice di aver visto, nei suoi precedenti 4 anni alla guida dell’associazione, « crescere sotto il profilo della digitalizzazione. Forse più per trauma che per reale comprensione delle opportunità. Perché la pandemia ha portato a un’accelerazione in due anni che diversamente sarebbe arrivata in 5- 7 anni. Va detto – puntualizza Gay – che il percorso è partito nel 2016, con il piano Industria 4.0 che ha rimesso la tecnologia al centro della politica industriale » . Si poteva sperare di andare più veloci? « Credo di sì. A ogni modo c’è da fare i conti con un necessario sforzo di comprensione e di visione che è stato fatto e che prosegue » . Del resto, « le imprese devono adattarsi e cogliere le opportunità date dall’innovazione, perdipiù in un contesto reso maggiormente fragile e incerto dalla guerra in Ucraina. Il digitale sarà essenziale per sostenerne la competitività e aumentarne la produttività » . In questo quadro, il percorso di crescita legato all’innovazione è per Gay indissolubilmente connesso alla questione competenze. Di mancanza di manodopera si sta parlando tanto in questo periodo riguardo alla realizzazione delle reti, ma la disponibilità di competenze digitali è un tema cruciale per il settore Ict. « Il nostro comparto ricerca figure con competenze digitali di base e specialistiche che oggi fa fatica a reperire. Affrontare questa questione è imprescindibile per assicurare l’attuazione del Pnrr e la trasformazione digitale del nostro sistema produttivo » .