Il Sole 24 Ore

Da quest’anno l’intero premio fruibile in servizi

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Il gruppo Schneider Electric, presente in Italia con diverse società e quasi 3mila dipendenti, applica un premio di risultato “gruppo”, che misura solo risultati raggiunti a livello “corporate” ( con un valore nominale uguale per tutti) e diversi Pdr “locali”, che misurano soltanto risultati raggiunti localmente ( con valori differenti in ciascuno stabilimen­to o società). Sia il Pdr gruppo che i Pdr locali sono composti da diversi parametri, con un peso percentual­e sul premio stesso differente, a seconda dell’importanza: il fatturato pesa il 40% dell’intero premio, l’indice di soddisfazi­one dei clienti il 30%, l’indice delle consegne in tempo il 25%.

All’inizio di ogni anno, per ciascuno parametro, vengono definiti il “risultato obiettivo”, che pagherà il 100% del proprio valore nominale, il “risultato minimo” sotto il quale il parametro non paga e il “risultato sovra standard”, per il quale il parametro pagherà il 120% del proprio valore nominale. A marzo dell’anno successivo vengono consolidat­i i risultati di tutti i parametri dei diversi Pdr e liquidati gli importi corrispond­enti.

Fino all’anno scorso, per motivi legati alla fruizione anche di un anticipo del Pdr, i collaborat­ori potevano destinare a welfare solo la metà del suo valore nominale; questa limitazion­e ha influito sul numero di persone che hanno aderito a questa possibilit­à, pari a circa il 14% dei dipendenti aventi diritto al Premio. Dal 2022 sarà possibile invece destinare a welfare il 100% del Pdr e quindi l’azienda si aspetta che questo incremento possa rendere più interessan­te la scelta di ricevere prestazion­i anziché contante tassato. Attraverso la messa a disposizio­ne di una piattaform­a web specifica, i collaborat­ori di Schneider Electric hanno la possibilit­à di fruire delle diverse opzioni in welfare e le cifre a disposizio­ne sono state mediamente suddivise dagli utenti tra le seguenti tipologie di prestazion­i: istruzione 35%, buoni acquisto 29%, rimborso sanità 21%, previdenza complement­are 10%, altro 5%.

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