Ai flexible benefit aderisce il 98% dei dipendenti
La nuova architettura del premio di risultato ed il sistema di salario variabile per tutti i lavoratori inquadrati nei livelli apicali nel gruppo Leonardo trova origine nel nuovo contratto integrativo aziendale, il cui percorso di rinnovo ha fortemente risentito dell’emergenza pandemica. Nei primi due anni di utilizzo, secondo i manager del gruppo « l’assegnazione di target economici uguali per tutti si sta dimostrando in grado di stimolare sugli stessi obiettivi tutti i livelli aziendali » . Con la correlazione tra risultati ottenuti e compensi corrisposti, il Pdr rappresenta un’importante leva motivazionale, favorendo il senso di partecipazione alla vita dell’impresa, nonché la responsabilizzazione nel conseguimento dei risultati aziendali: qualsiasi incremento economico deve essere supportato da aumenti di produttività e recuperi di efficienza. Il peso di ciascun parametro di valutazione di carattere economico, finanziario ed industriale mira a valorizzare i risultati a livello di Divisione e Sito produttivo. L’impianto del premio di risultato si basa su tre driver: costo, ovvero riduzione dei costi ed efficientamento rispetto al budget annuo; qualità, ovvero aumento della consapevolezza circa il contributo individuale all’interno della catena del valore; miglioramento continuo, ovvero utilizzo di indicatori trasversali che consentono di individuare il ritorno economico dei diversi stabilimenti.
A partire dal prossimo giugno, per la prima volta, i dipendenti potranno convertire il premio di risultato scegliendo una percentuale da destinare ad una serie di beni e servizi welfare pensati per i propri bisogni e per quelli della propria famiglia. Sulla somma convertita Leonardo riconosce un premio aggiuntivo del 10%. Il piano flexible benefit 2021- 2022, ha visto l’adesione del 98% della popolazione avente diritto e la categoria maggiormente acquistata è stata, negli anni, quella dei voucher ( prevalentemente e- commerce, buoni benzina e buoni spesa alimentare). Una tendenza in aumento è legata al Fondo di previdenza integrativa contrattuale.