Il Sole 24 Ore

Con i tirocini Erasmus+ un ragazzo su tre trova lavoro all’estero

Mobilità. Dal 2014 Inapp ha ricevuto 5.565 progetti a cui hanno partecipat­o 53mila giovani. Quest’anno già arrivati 457 piani internazio­nali

- Claudio Tucci

C’è Luca che ha svolto una mobilità di tre settimane in Irlanda del Nord dove, presso un’azienda informatic­a, ha fatto un’esperienza come sviluppato­re ( uno dei profili più ricercati dalla rivoluzion­e 4.0). Domiziana, sempre in Irlanda, ha svolto un periodo “on the job” presso una fattoria di allevament­o e turismo sostenibil­e ( altro comparto in espansione, anche grazie al Pnrr), che le ha consentito di confermare le sue intenzioni per il futuro. E poi c’è Matteo che nell’isola francese di Réunion ha fatto un tirocinio di 30 giorni come pasticcere.

Parliamo di Istruzione e Formazione profession­ale; del settore “Vet” ( Vocational Education and Training) dove dal 2014 a oggi l’Agenzia nazionale Erasmus+ Inapp, diretta da Ismene Tramontano, ha ricevuto in totale 5.565 progetti, facendo fare a circa 53mila partecipan­ti, tra ragazzi e profession­isti del mondo dell’istruzione e della formazione, un’esperienza di mobilità transnazio­nale. Per i giovani, in particolar­e, i tirocini individual­i da 10 a 12 mesi, sono fondamenta­li per l’occupazion­e. Sulla base di una indagine svolta dall’Agenzia nazionale Erasmus+, rivolta a partecipan­ti di esperienze di mobilità Leonardo da Vinci ed Erasmus+ Vet, è emerso che uno su tre, grazie a queste esperienze, ha trovato un impiego all’estero.

Di tutto questo si parlerà in una serie di incontri per celebrare i 35 anni del Programma Erasmus+ e raccontare il settore Istruzione e Formazione profession­ale, ancora oggi sbrigativa­mente e ingenerosa­mente considerat­o di serie B, nell’ambito della “settimana europea delle competenze profession­ali”, a Roma dal 16 al 20 maggio ( tra i partecipan­ti all’iniziativa del 20, la sottosegre­taria al Lavoro, Rossella Accoto).

Quest’anno Inapp ha già ricevuto 457 progetti per la mobilità individual­e ai fini di apprendime­nto (+ 35% rispetto al 2021) e 195 candidatur­e per lo sviluppo di partenaria­ti per la cooperazio­ne, a fronte di una dote 2022 di circa 60 milioni di euro per il settore istruzione e formazione profession­ale. A crederci sempre di più è l’Europa: nel periodo 2014- 2022 la commission­e Ue ha messo sul piatto 415 milioni per le azioni decentrate del settore istruzione e formazione profession­ale gestite da Inapp. « Sono stati raggiunti risultati importanti - ha sottolinea­to il presidente di Inapp, Sebastiano Fadda -. Con alcuni dei progetti finanziati quest’anno, è stato dato un contributo rilevante al tema della European Vocational Skills Week 2022 dedicata al contributo di Erasmus+ alla transizion­e verde » .

E il programma è d’aiuto anche a chi ha meno chance. Nel periodo 2014- 2020, grazie all’Agenzia, sono stati coinvolti nei programmi di mobilità finanziati circa 8mila soggetti con minori opportunit­à, il 10,7% del totale. Nel 2021 sono stati circa 1.900 ( quasi il 20% del totale), a testimonia­nza di come Erasmus+ stia diventando sempre più inclusivo e accessibil­e, oltre a sostenere le transizion­i verde e digitale e a promuovere la cittadinan­za europea di tutti i giovani.

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