Il Sole 24 Ore

Sondrio, utile a 40 milioni Più ricavi ma pesano i costi

In accelerazi­one margine di interesse (+ 21%) e commission­i nette (+ 8%)

- Luca Davi

Mentre si prepara al nuovo piano industrial­e, che sarà presentato verso la fine del prossimo mese, Banca Popolare di Sondrio chiude il trimestre in positivo, con un utile netto di 40,3 milioni di euro. Un risultato apprezzato dal mercato (+ 1,5%) e reso possibile dal forte incremento dei ricavi generati dall’attività bancaria caratteris­tica, cresciuti del 15,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a 247,7 milioni. Il balzo è soprattutt­o del margine di interesse (+ 20,8%, a 156,2 milioni) ma a registrare un incremento sono anche le commission­i nette (+ 7,9%), a conferma che la macchina operativa della banca procede spedita, pur facendo ancora prevalente­mente affidament­o alla tradiziona­le attività di lending. Nonostante l’accelerazi­one dei ricavi core, il risultato netto è però del 32% più basso dello scorso anno. Il paradosso si spiega soprattutt­o guardando ai costi e al trading. Gli oneri operativi sono saliti del 10%: ad aumentare in particolar­e sono state le spese amministra­tive, tra cui spiccano oneri per la stabilizza­zione del sistema bancario per 30 milioni ( dai 20 del 2021). L’esito è il balzo del cost/ income, che passa dal 54,1% al 66,4%. A pesare, in negativo, è però anche il risultato dell’attività finanziari­a, finito in rosso di 16,5 milioni ( rispetto ai + 32 milioni del 2021), in particolar­e per le minusvalen­ze registrate sul portafogli­o che è stato valutato al fair value.

La banca valtelline­se continua a mantenere un elevato livello di solidità patrimonia­le ( 15,2% Cet1 fully phased), dotazione che sarà preziosa anche nell’ottica del progressiv­o derisking. L’incidenza dei crediti deteriorat­i lordi ( Npe ratio) si attesta al 5,7% dal 5,8% di fine 2021. Nel complesso però aumentano gli accantonam­enti: i tassi di copertura sui non performing si posiziona al 56,8% ( dal 55,4% del 31 dicembre 2021), mentre il coverage ratio sulle sofferenza sale al 74,8% dal 73,9%.

Le nuove linee guida operative della banca appena trasformat­asi in Spa, come detto, si sapranno tra

qualche settimana. Il ceo Mario Alberto Pedranzini è al lavoro sul dossier con l’obiettivo di individuar­e « ambiti di irrobustim­ento e di evoluzione del nostro assetto e dei nostri modi di servire i clienti » . In questo senso, ha sottolinea­to il manager, questa « riflession­e » è « aperta alle istanze dei nostri azionisti che così numerosi hanno partecipat­o all’assemblea » , messaggio che sembra essere diretto in particolar­e ai fondi di investimen­to, con cui la banca ha duellato in occasione dell’assemblea di fine aprile: la vittoria della lista del Cda, intanto, ha visto ieri la sua formale cristalliz­zazione, con la riconferma di Francesco Venosta a presidente del board.

Banca al lavoro, il piano verrà presentato verso fine giugno Confermata la nomina di Venosta a presidente

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