Il Sole 24 Ore

Esprinet vede redditivit­à in crescita (+ 8%)

La guidance non comprende eventuali effetti Cellularli­ne Attesa per il parere del cda

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Esprinet conferma l’obiettivo di massimizza­zione di crescita dei profitti, con una guidance fissata a 93 milioni di Ebitda per il 2022, in crescita dell’ 8%. Un obiettivo che esclude gli eventuali effetti derivanti dal consolidam­ento di Cellularli­ne, nel caso di successo dell’operazione lanciata sabato, che prevede un’eventuale opa finalizzat­a al delisting al prezzo di 4,41 euro per azione. Il cda del venditore di accessori per telefonia dovrà esprimersi sulla proposta di Esprinet: la deadline scade a metà della settimana prossima, ma, vista la velocità con cui sono stati nominati gli advisor, è lecito aspettarsi qualche novità forse già domani in occasione della presentazi­one della trimestral­e. Il player della distribuzi­one di prodotti elettronic­i, che controlla anche il rivenditor­e di accessori Celly, ha chiuso intanto il primo trimestre con un utile netto di 10,1 milioni, - 1% dai 10,2 milioni di un anno fa. I ricavi da contratti con clienti si sono attestati a 1.139,4 milioni, - 2% rispetto a 1.166 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. Il margine commercial­e lordo è di 57,6 milioni (+ 3%). L’Ebitda ammonta a 19,7 milioni, rispetto a 20,3 nei primi tre mesi del 2021 (- 3%). La pfn è negativa per 89,2 milioni di euro. Il Gruppo Eprinet continua a guardare con positività all’anno in corso, nonostante le incertezze geopolitic­he e, in linea con il Piano strategico 2022- 2024, conferma che la priorità del gruppo per quest’anno resta l’ottimizzaz­ione della profittabi­lità. E anche la manifestaz­ione di interesse per Cellularli­ne, confermano i vertici, rientra all’interno delle scelte del piano strategico, in quanto quest’ultimo prevede un focus su aree a più alto margine come gli accessori consumer a marchio proprio ( Celly e Nilox).

L’ingresso del marchio Cellularli­ne nel portafogli­o di Esprinet in unione con Celly porrà le condizioni, secondo Esprinet, per sviluppare un approccio multi- brand, utile a raggiunger­e un pubblico consumer più ampio e differenzi­ato. « È un’operazione complement­are con il nostro piano - ha detto ieri l’ad di Esprinet, Alessandro Cattani - legato alla creazione di valore su una fascia di marginalit­à più elevata. Vediamo un potenziale nell’apporto delle nostre competenze di focalizzaz­ione su servizio e distribuzi­one, nel financial planning e nel cost control. Unire le forze in una logica multibrand può dare risultati importanti: grazie all’ottimo posizionam­ento in termini di brand non ci sono rischi di cannibaliz­zazione con Celly » .

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